domenica 18 dicembre 2022

BUONE FESTE!!!

Il Gruppo MTB CAI Lucca augura a tutti voi di passare delle serene Festività Natalizie.

Arrivederci al prossimo anno per nuove pedalate in nostra compagnia!

Online il Programma cicloescursioni 2023!


 

domenica 11 dicembre 2022

SERATE DIDATTICHE SU PRIMO SOCCORSO, GeoResQ e RETE RADIO MONTANA

 

La Sezione di Lucca, unitamente a tutti i suoi Gruppi e alla Scuola di Alpinismo, Scialpinismo e Arrampicata libera, organizzerà nel corso del 2023 alcune serate didattiche su temi importanti e di interesse comune per tutti i fruitori dell'ambiente montano. Parleremo, infatti, di Primo Soccorso, dell'utilizzo dell'App GeoResQ del Soccorso Alpino e del sistema di comunicazione di Rete Radio Montana.
 

Date e luogo saranno resi noti in seguito via newsletter, sulla pagina web della Sezione e su tutti i nostri canali social.

TESSERAMENTO 2023

 

Perché iscriversi?

Il Club Alpino si rivolge a chi ha passione per la natura e condivide con noi il rispetto dell’ambiente, la scoperta della cultura e la solidarietà tra gli uomini.

Dal 1863 il CAI è presente in Italia per valorizzare e far conoscere le Alpi e l’Appennino.
L’iscrizione al CAI è una scelta a favore delle montagne promuovendo l’alpinismo, l’escursionismo, la sosta nei rifugi e nei paesi, l’attenzione al binomio cultura e natura, per la tutela delle risorse e del patrimonio montano.
 
Si avvertono i Soci della Sezione di Lucca del Club Alpino Italiano che da lunedì 7 novembre 2022 è iniziato il tesseramento 2023.

Il bollino 2023 potrà essere ritirato presso la Sede in Cortile Carrara 18 a Lucca; la Sezione è aperta il martedì, il giovedì e il venerdì dalle 18.30 alle 19.30.
  
Le quote 2023  sono:
  • Ordinari: 47,00€;
  • Juniores (dai 18 ai 25 anni): 25,00€;
  • Familiari: 25,00€;
  • Giovani (minori di 18 anni): 17,00€ (comprensiva della quota assicurativa maggiorata di tipo B);
  • Nuova tessera o Nuovo Socio : +5,00€ (escluso i Giovani).
Massimale assicurazione integrativa combinazione B: +4,60€ (per Soci Ordinari, Juniores e Familiari).

Il rinnovo all'Associazione può essere effettuato anche mediante vaglia postale intestato alla Sezione, o mediante bonifico bancario sul conto corrente intestato alla Sezione presso la:

BANCO POPOLARE – Cassa di Risparmio di Lucca Pisa Livorno – Ag. di Sant’Anna Iban: IT47J0503413709000000101150
 

Per qualsiasi informazione non esitate a contattarci!

La segreteria
 
 
CAI Lucca
Cortile Carrara, 18 Lucca
0583 582669


 

 

 

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domenica 4 dicembre 2022

SABATO 10 DICEMBRE - CORONATOXMAS

 

Ormai tradizionale appuntamento di fine anno. Come di consueto sarà l'occasione per pedalare e poi ritrovarsi tutti insieme a tavola, dove presenteremo il Programma 2023.

In questa edizione cambieremo itinerario. Partenza sempre dalla località di Ponte a Gaio, con ritrovo presso il ristorante "Il Nido dell'Aquila". Saliremo su asfalto fino al Rifugio Forestale Casentini, imboccando - proprio alle spalle del rifugio - il sentiero CAI 13 (conosciuto anche come "Sentiero della Cornice"). Si tratta di un tratto molto panoramico, che traversa alto ed in ambiente aperto (in qualche punto leggermente esposto) proprio sopra l'Orrido transitando per le sommità del Balzo del Cane e del Pistello (1200m slm circa). Superato quest'ultimo la traccia si allarga e in moderata discesa piega nuovamente in direzione del  Rifugio Forestale Casentini, raggiunto il quale, inizieremo a scendere lungo il sentiero CAI 16 in direzione di Ponte a Gaio. È un sentiero mediamente tecnico, che alterna tratti scorrevoli ad altri sconnessi e un po' più impegnativi. Al termine del sentiero pedaleremo in leggera salita sulla carrareccia che, chilometro dopo chilometro, sempre immersi in castagneti tutt'ora coltivati, conduce a Montefegatesi, un piccolo borgo arroccato sulla sommità di un colle a circa 850 metri di quota. Dalle strette viuzze del paese ha inizio un bel sentiero che, perdendo gradualmente quota, ci porterà nuovamente al punto di partenza.

Il pranzo si terrà nei pressi del luogo di ritrovo, al ristorante "Il Nido dell'Aquila", loalità Ponte a Gaio. Menù da 15,00€ con abbondante tagliere a base di salumi e formaggi misti, pasta fritta, dolce e bevande. Il pranzo e la presentazione del Programma 2023 si terranno anche in caso di maltempo e conseguente annullamento della cicloescursione.

I Direttori si riservano di variare l'itinerario in qualsiasi momento. 

Termine iscrizioni: giovedì 8 dicembre ore 18.00 - ISCRIZIONI CHIUSE

  • Difficoltà: MC/BC+ - vedi scale di difficoltà;
  • Tempo di percorrenza: 5 ore circa (comprensive delle pause);
  • Lunghezza: 25km circa;
  • Dislivello: +/- 950m circa;
  • Ciclabilità salita: 100%;
  • Ciclabilità discesa: 99%;
  • Orari: ritrovo ore 8.30 - partenza ore 9.00;
  • Trasporto: mezzi propri;
  • Ritrovo: loc. Ponte a Gaio, Montefegatesi (LU), presso il ristorante "Il Nido dell'Aquila";
  • Costo: partecipazione gratuita - assicurazione NON Soci 11,55€;
  • Pranzo: presso ristorante "Il Nido dell'Aquila", menù da 15,00€;
  • Direttori: Fulvio Ricci, Elia Serafini;
  • Info: mtb@cailucca.it

Leggi anche il Regolamento cicloescursioni.

Luogo di ritrovo 

 

Traccia GPS

 

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martedì 29 novembre 2022

GIRO DEL MATANNA, DEL NONA E SALITA ALLA VETTA DEL PIGLIONE

Breve report di un giro apuano, di quelli con la "A" maiuscola, di quelli che ricorderai per un bel po' di tempo. Si tratta di una cicloescursione che abbiamo provato la prima volta nel novembre del 2020, promettendoci di ripeterlo per migliorarlo in alcuni punti, in particolar modo nel tratto compreso tra la fonte di Moscoso e il rifugio CAI Forte dei Marmi. L'idea era di renderlo più ciclabile anche in questo tratto. E per carità, parliamo sempre di sentieri apuani, qui i miracoli non si fanno, ci sarà sempre un po' di sano spintage/portage.

Come tradizione vuole, questo giro va fatto a novembre, per godere al meglio della luce autunnale, con il sole mai troppo alto sull'orizzonte che disegna lunghe ombre sui crinali, sui rilievi e tra le valli, donando quel senso di profondità difficilmente percettibile in altri periodi dell'anno. Se poi avete la fortuna di beccare (o la voglia di aspettare) la giornata metereologicamente perfetta, con poca foschia, probabilmente vi regalerete il giro dell'anno sulle Alpi Apuane. Noi abbiamo avuto la fortuna di beccarla la giornata ideale; si potevano osservare le vette del crinale appenninico imbiancate dalla prima neve della stagione, per poi voltarsi dall'altra parte e vedere il mare, le isole, i golfi e i monti tingersi di arancione nel pomeriggio. Sì, perché questo giro lo inizi la mattina e lo finisci poco prima che il sole tramonti.

Partenza, dunque, da Trebbio alle 8 in punto del mattino, per risalire la lunga - ma piacevole - asfaltata che, passando da Pescaglia, porta fino a Foce di Sella. Continuiamo a salire su asfalto, ancora per pochissimi chilometri, fino a raggiungere località Groppa. Ora ha inizio il bello: si lascia definitivamente l'asfalto e si imbocca subito il sentiero CAI 103, il quale traversa tutto il versante nord del monte Piglione, che tra l'altro, sarà la vetta che raggiungeremo nel pomeriggio. Si pedala abbastanza bene questo sentiero, soprattutto nella seconda parte, e regala anche tratti appaganti con vista sul Matanna e il gruppo delle Panie.



 

Raggiunta la Foce del Termine (o del Crocione), si prende la bici in spalla e si sale fino alla Foce del Pallone. Il particolare toponimo di questo luogo, deriva dal fatto che era la "stazione di arrivo" del pallone aerostatico frenato, che da Grotta all'Onda giungeva fin qui, nei pressi dell'albergo Alto Matanna. Una sorta di antenato, dunque, delle più moderne funivie. Anche noi, rimontati in sella, ci avviamo verso il suddetto albergo, che funge anche da bar/ristorante e piccolo spaccio di prodotti tipici. Dopo un buon caffè, è l'ora di avviarci verso Palagnana, percorrendo il divertente sentiero CAI 3. Solo il tratto iniziale, rovinato dalle forti piogge, non è ciclabile, ma dopo diventa veramente interessante percorrerlo in mountain-bike. 



 

In pochi minuti ci ritroviamo tra le case più a monte di Palagnana, quindi usciamo dal piccolo borgo per iniziare nuovamente a salire, stavolta su sentiero CAI 8, in direzione della Foce delle Porchette. Anche questo toponimo ha un significato ben preciso: "porchette" deriva da "porca" e, quindi, da aiuola o terrazzamento. Questa zona era caratterizzata dalla presenza di terrazzamenti, strappati a fatica dai fianchi della montagna, per consentire agli uomini di un tempo, che abitavano questi luoghi, di poter coltivare un po' di patate e cereali. 

Dopo aver mangiato qualcosa, ripartiamo dalla foce, sempre su sentiero CAI 8, in discesa e in direzione della fonte di Moscoso. Questo tratto di sentiero si presenta abbastanza tortuoso e tecnico, con fondo sconnesso e irregolare.

Giunti nei pressi della fonte percorriamo un breve tratto di sentiero CAI 121. Dopo poche decine di metri lo abbandoniamo in favore del sentiero CAI 6 che, costeggiando i versanti nord del monte Procinto, del Torrione Bacci e della Bimba del Procinto, conduce al Colle del Prato e da qui, su sentiero CAI 5A, arriviamo al rifugio CAI Forte dei Marmi. Questa scelta si è rivelata più pedalabile e divertente rispetto a quella fatta un paio di anni fa, quando decidemmo di passare dalla Baita degli Scoiattoli.


 

Al rifugio CAI Forte dei Marmi sono d'obbligo una fetta di torta di farina di castagne e miele e qualche chiacchiera con gli altri escursionisti avventori. Dopo aver fatto rifornimento di acqua ripartiamo in direzione della Foce di Grattaculo. In un continuo "mangia&bevi", lunghi tratti pedalati si alternano a piccole interruzioni in cui è necessario scendere dalla bici e spingerla per superare l'ostacolo di turno. Giunti alla foce intercettiamo il sentiero che ci porterà nuovamente alla Foce del Pallone. Anche qui vale il discorso precedente: lunghi tratti in cui si può pedalare e alcuni passaggi in cui si è obbligati a ricorrere al portage.



Qui termina l'anello attorno ai monti Matanna e Nona. Ora non ci resta che salire in vetta al Piglione. Dalla foce si scende per lo scassato sentiero diretto al Termine, dove siamo già passati in mattinata. Dopodiché ci attende nuovamente il portage per alcuni metri di dislivello, tornando a pedalare fino all'inizio della salita del monte Piglione. Ancora portage fino al primo scollinamento, poi si riesce a pedalare abbastanza bene per un bel tratto, mentre la parte finale per arrivare sul crinale andrà fatta con la bici in spalla.


Ora si corre sul crinale in direzione sud, con la piana di Lucca di fronte a noi e i Monti Pisani sullo sfondo. Dopo la croce di vetta il crinale diventa molto ripido e lo seguiamo per alcune decine di metri. Poi svoltiamo decisamente a sinistra su un sentiero a mezza costa che, seguendolo per intero, ci porterà a sbucare sull'asfaltata per Ritrogoli. Non facciamo in tempo a toccare l'asfalto che subito lo abbandoniamo per infilarci sul "sentiero dell'Indiano". Altro sentiero ricco di insidie e per nulla scontato, soprattutto al termine di una giornata come questa. Dai 900m slm all'imbocco, arriviamo ai 350m slm di Convalle, piccola frazione del Comune di Pescaglia. Il giro può dirsi concluso, in pochi minuti, infatti, siamo di nuovo al punto di partenza.
 
 

 
Testo
Elia Serafini
 
Foto
David Maffei, Elia Serafini
  
I dati del giro:
  • Difficoltà: BC/BC+(OC) - vedi scale di difficoltà
  • Distanza: 39km circa
  • Dislivello: +/- 2000m circa
  • Ciclabilità salita: 95%
  • Ciclabilità discesa: 98%

La traccia gpx può essere scaricata da qua:

venerdì 4 novembre 2022

giovedì 3 novembre 2022

SABATO 12 NOVEMBRE - MONTE BECCO

Da Sori, comune affacciato sul Mar Ligure in provincia di Genova, andremo alla scoperta di questo rilievo appartenente all'Appennino Ligure. Il suo toponimo è di facile interpretazione osservandolo dai dintorni di Sori o Recco. Con i suoi 894m, il Monte Becco appare, infatti, come una elegante e slanciata piramide. La sua cima è sormontata da una piccola croce in legno e rappresenta l'importantissimo punto nodale da cui si sviluppa tutta la Catena Costiera. Com'è facilmente intuibile, il panorama ripagherà gli sforzi fatti per raggiungere la vetta.

Qui sotto il video del recente sopralluogo:

Richieste ottime capacità tecniche in discesa.

Il direttore si riserva di variare l'itinerario in qualsiasi momento.

Termine iscrizioni: giovedì 10 novembre ore 18.00 - ISCRIZIONI CHIUSE

  • Difficoltà: MC/BC+(OC) - vedi scale di difficoltà;
  • Tempo di percorrenza: 7 ore circa (comprensive delle pause);
  • Lunghezza: 30km circa;
  • Dislivello: +/- 1600m circa;
  • Ciclabilità salita: 90%;
  • Ciclabilità discesa: 99%;
  • Orari: ritrovo ore 8.30 - partenza ore 9.00;
  • Trasporto: mezzi propri;
  • Ritrovo: Sori (GE);
  • Costo: partecipazione gratuita - assicurazione NON Soci €11,55;
  • Pranzo: al sacco;
  • Direttore: Simone Bartoli;
  • Info: mtb@cailucca.it

Leggi anche il Regolamento cicloescursioni.

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Luogo di ritrovo

mercoledì 28 settembre 2022

SABATO 8 OTTOBRE - CIMA TAUFFI E PASSO COLOMBINO

Bella cicloescursione appenninica e dal sapore autunnale, a cavallo tra le province di Pistoia e Modena. Raggiungeremo la vetta di Cima Tauffi (1799m) transitando dal Passo della Croce Arcana (1669m) e seguendo il crinale in direzione nord. È una zona caratterizzata da brughiere di alta quota, da vaccinieti, da conifere striscianti e rocce affioranti; il panorama che vi si ammira è a 360 gradi: va da tutta la valle della Lima alle cime più elevate dell'Appennino tosco-emiliano, alle vallate del pistoiese, del modenese e del bolognese; quando è sereno in lontananza si scorgono le vette delle Alpi Apuane e le Alpi. Proseguiremo poi verso la Scaffa delle Rose giungendo al Passo Colombino (1520m). Discesa fino a Capanno Tassoni, per salire nuovamente in quota e dirigerci verso un altro luogo di rara bellezza, il Lago Scaffaiolo (1785m). Infine, l’ultima discesa di giornata ci condurrà nuovamente al punto di partenza.

Il direttore si riserva di variare l'itinerario in qualsiasi momento

Termine iscrizioni: giovedì 6 ottobre ore 18.00 - ISCRIZIONI CHIUSE

  • Difficoltà: MC(BC)/BC(OC) - vedi scale di difficoltà;
  • Tempo di percorrenza: 8 ore circa (comprensive delle pause);
  • Lunghezza: 42km circa;
  • Dislivello: +/- 1750m circa;
  • Ciclabilità salita: 95%;
  • Ciclabilità discesa: 99%;
  • Orari: ritrovo ore 8.00 - partenza ore 8.30;
  • Trasporto: mezzi propri;
  • Ritrovo: Spignana (PT);
  • Costo: partecipazione gratuita - assicurazione NON Soci €11,55;
  • Pranzo: al sacco;
  • Direttore: Elia Serafini;
  • Info: mtb@cailucca.it

Leggi anche il Regolamento cicloescursioni.  


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Luogo di ritrovo

martedì 13 settembre 2022

TOUR DU MONT FALLÈRE - IL RACCONTO

Quest’anno la scelta per l’escursione pluri-giornaliera del Gruppo MTB del CAI Lucca è prevalsa sullo straordinario giro alpino intorno al monte Fallère in Valle d’Aosta. Ci siamo impegnati per tre giorni partendo in auto venerdì 30 agosto da Lucca per giungere nel piccolo borgo di San Leonardo nel Comune di Saint-Rhémy-en-Bosses non lontano da Aosta. Al mattino seguente, di buon’ora, abbiamo iniziato il nostro itinerario in mountain-bike per concludere la giornata di sabato con l’arrivo al rifugio Mont Fallère, situato ai piedi dell’omonima cima. Il terzo giorno siamo rientrati al punto di partenza completando il giro; infine, ricaricate le bici in macchina, siamo rientrati a casa (tardi). Il Tour du Mont Fallère è un percorso ad anello che tocca il territorio dei comuni di Gignod, Aosta, Sarre, Saint-Pierre, Avise, Saint-Rhémy-en-Bosses, Etroubles e Saint-Oyen. Il giro appare piuttosto vario e particolarmente ricco dal punto di vista naturalistico e paesaggistico.


Sabato 27 agosto 2022, Saint Oyen (Etroubles)rifugio Mont Fallère

L’itinerario parte dal campeggio Vecchio Mulino di Saint Oyen. Appena fuori dall’abitato c’è modo di riempire borracce e sacche idriche di acqua fresca. Il percorso si fa subito in salita, che mette alla prova. Guadagnata un po’ di quota, già si gode di un magnifico panorama alpino. La salita, se pur su una buona strada forestale, prosegue incessantemente senza mollare per diversi km per poi arrivare alla bellissima Valle dell’Ars, non prima di un tratto veramente impegnativo dove non c’è modo di avanzare se non spingendo la bici. Da lì non manca molto al rifugio Chaligne, dove una sosta è doverosa sia per riprendere fiato sia per godere del magnifico scenario in cui ci si trova.


Lasciato il rifugio, la salita prosegue ancora per arrivare al punto in cui inizia il sentiero a forte pendenza e di conseguenza il tratto di portage che porta fino al Col de Metz.

Ancora uno sforzo per raggiungere la Cima de Metz (2.550m) da dove si gode un panorama a 360 gradi sulle montagne circostanti.

 

Raggiunta la massima quota della prima giornata comincia la parte divertente della discesa su single track che ci fa perdere rapidamente quota. La prossima fermata è il lago Fallère (2.415m), per arrivarci si percorre un sentiero “mangia-e-bevi” con tratti a spinta e portage che naturalmente ti appesantiscono ulteriormente lo sforzo già fatto. Il lago e la vista delle cime che lo sovrastano però cancellano questa ulteriore fatica, specialmente con un’altra meritata sosta riposante.


Dal lago al rifugio Mont Fallère (2.385m), tappa finale della prima giornata, ci si arriva con un tratto di sentiero tosto, anche in questo caso intervallato da tratti pedalati, a spinta (o portage) e brevi discese. La vista del rifugio, dall’alto, è la perfetta visione della fine di una giornata stupenda che termina appunto con una bella discesa su single track. Vista la partenza di buon ora, al rifugio ci siamo arrivati intorno alle 14 e di conseguenza ci siamo messi a tavola per un buon piatto di pasta fatta in casa. Preso poi possesso delle camere, lavati e ripuliti a dovere, ci siamo svagati fino all’ora di cena. In questo primo giorno abbiamo percorso circa 26km con quasi 1.800m di dislivello positivo. 

Domenica 28 agosto 2022, rifugio Mont Fallère – Saint Oyen (Etroubles) 

Dopo un’eccellente colazione a buffet, riempite di nuovo borracce e sacche idriche, si riparte in sella alle bici solo per poche centinaia di metri. Infatti, il sentiero in salita non più pedalabile inizia da subito, prima più dolce (che ti permette di spingere la bici) poi sempre più ripido dove il portage diventa il modo più efficiente di avanzare.

Alla fine di questo tratto si raggiunge il Col Fènetre (2.728m) e da lì, poco più in alto ancora, il monte Vertosan (2.821m). Da qui, punto di maggiore elevazione, la vista si perde abbracciando i Giganti delle Alpi: dal monte Bianco al monte Rosa e al Cervino fino al Gran Paradiso; mentre per la maggior parte del percorso svetta la Grivola, che, col suo candido manto guadagna il titolo di vera regina del Tour. La discesa dal Col Fènetre è molto ripida, su single track, con alcuni tratti esposti dove fare molta attenzione e ci porta all'alpeggio di Tza de Flassin.


Da qui, essendo a quota più bassa, il paesaggio ritorna ad essere più verde e il successivo tratto in quota (a leggera discesa) è divertentissimo su uno sfondo da cartolina.


Alla fine del sentiero ci troviamo sul Tete du Bois de Quart, uno stupendo punto panoramico da dove, ancora una volta, si può ammirare anche la vetta del monte Bianco. La discesa finale è lunghissima, prima su di un tratto molto tecnico con tantissimi tornanti molto stretti, poi il sentiero diventa più flow e super divertente fino a Citrin Desot ed infine di nuovo al campeggio Vecchio Mulino di Saint Oyen. Qui, abbiamo mangiato, rimesso le bici sui veicoli, una bella doccia rigenerante e via, si riparte verso casa (questa volta in macchina). Il giro completo ci ha fatto pedalare per circa 40km, percorrendo 2.300m di dislivello. Un itinerario veramente straordinario, attraversando paesaggi alpini bellissimi, in ottima compagnia, all’insegna dello stare bene insieme e condividendo la passione della mountain-bike! 

Testo di Alessandro Gamannossi

Foto di David Maffei 

 

Il video è a cura di Alessandro Gamannossi

martedì 6 settembre 2022

SABATO 10 SETTEMBRE - ROCCHETTA DI VARA E ALTA VIA MONTI LIGURI

Con questa piacevole cicloescursione andremo alla scoperta di un tratto dell'Alta Via dei Monti Liguri. Il percorso è caratterizzato dall'alternarsi di boschi misti di latifoglie, ampie praterie destinate a pascolo (alle quote più elevate) e rimboschimenti a conifere. Poco distante, la località Foce dei Tre Confini ci rammenta che questo tratto di spartiacque fu, per lungo tempo, la linea di confine tra la Repubblica di Genova, il Ducato di Parma e il Granducato di Toscana. Superati i valichi Calzavitello e Rastello si transita, lungo un formidabile punto di osservazione dal quale si possono scorgere le Alpi Apuane ed il Golfo dei Poeti.

Il direttore si riserva di variare l'itinerario in qualsiasi momento.

Durante il percorso, nemmeno alla partenza, non troveremo acqua. Avere con se una scorta idrica sufficiente per l'intera cicloescursione.

Termine iscrizioni: venerdì 9 settembre ore 18.00 - ISCRIZIONI CHIUSE

  • Difficoltà: MC/MC - vedi scale di difficoltà;
  • Tempo di percorrenza: 6 ore circa (comprensive delle pause);
  • Lunghezza: 35km circa;
  • Dislvello: +/- 1100m circa;
  • Ciclabilità salita: 100%;
  • Ciclabilità discesa: 100%;
  • Orari: ritrovo ore 8.30 - partenza ore 9.00;
  • Trasporto: mezzi propri;
  • Ritrovo: Passo dei Casoni (SP);
  • Costo: partecipazione gratuita - assicurazione NON Soci €11,55;
  • Pranzo: al sacco;
  • Direttore: Rossano Fabbiani;
  • Info: mtb@cailucca.it

Leggi anche il Regolamento cicloescursioni.

 

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Luogo di ritrovo

sabato 9 luglio 2022

SABATO 23 LUGLIO - IL CUSNA

Il monte Cusna è chiamato anche il “gigante” o il “dormiente”, perché il suo profilo somiglia a quello di un uomo disteso che, la leggenda narra, con le sue lacrime fece nascere il torrente Secchiello. Cima inedita per il Gruppo MTB CAI Lucca; verrà raggiunta transitando dal Passone e, giunti in vetta, una lunghissima discesa ci riporterà a Ligonchio passando dai Prati di Sara.

Itinerario impegnativo e spettacolare che ci porterà alla conquista della vetta del monte Cusna che con i suoi 2120m è la seconda vetta dell’Appennino Tosco Emiliano.
Inizieremo la lunga ascesa da
Ligonchio fino a giungere al lago di Presa Alta. Alternando tratti con modeste pendenze ad altri con pendenze più accentuate ma sempre ben pedalabili raggiungeremo il rifugio Bargetana e, passando dal Passo Lama Lite, il rifugio Battisti dove ci fermeremo per rifocillarci. Ancora qualche centinaio di metri pedalabili a fatica ci condurranno al Passone dove è posta una croce musicale che suona al passare del vento. Da lì ci aspetta un'ora e mezza di portage (dove comunque dato il fondo abbastanza buono e la pendenza non elevata sarà sufficiente spingere le bici). Oltrepasseremo gli impianti di risalita di Febbio. Negli ultimi 200m di dislivello il fondo rimane buono, ma per la forte pendenza sarà preferibile caricare la bici in spalla fino ad arrivare alla vetta del Cusna. Un’appagante e lunghissima discesa, che alternerà tratti scorrevoli con alcuni tratti in cui sarà necessario prestare la dovuta attenzione ci condurrà ai Prati di Sara (il toponimo sembra risalire a una governante dei Conti di Casalino) e da lì a Casalino

Il direttore si riserva di variare l'itinerario in qualsiasi momento.

Dal rifugio Battisti non troveremo più acqua fino all’arrivo.

Termine iscrizioni: giovedì 21 luglio ore 18.00 - ISCRIZIONI CHIUSE

  • Difficoltà: MC+(BC)/BC(OC) - vedi scale di difficoltà;
  • Tempo di percorrenza: 8 ore circa (comprensive delle pause);
  • Lunghezza: 35km circa;
  • Dislivello: +/- 1600m circa;
  • Ciclabilità salita: 90%;
  • Ciclabilità discesa: 98%;
  • Orari: ritrovo ore 8.30 - partenza ore 9.00;
  • Trasporto: mezzi propri;
  • Ritrovo: Ligonchio (RE);
  • Costo: partecipazione gratuita - assicurazione NON Soci €11,55;
  • Pranzo: al sacco;
  • Direttori: Andrea Simi, Simone Bartoli, Elia Serafini;
  • Info: mtb@cailucca.it

Leggi anche il Regolamento cicloescursioni


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Luogo di ritrovo

lunedì 4 luglio 2022

SABATO 9 LUGLIO - IL PARCO NAZIONALE DELL'APPENNINO TOSCO-EMILIANO

Cicloescursione sviluppata prevalentemente entro i confini del Parco Nazionale su forestali (sconnesse e non), carraie e sentieri. L’escursione è impegnativa non tanto per le difficoltà tecniche che sono presenti solo su alcuni tratti, ma in considerazione della distanza e del dislivello.

L’interesse dell’escursione è naturalistico: saremo quasi sempre immersi in una magnifica e rigogliosa vegetazione con prevalenza di faggete e abetine d’alta quota.

Risalendo la SP 18 imbocchiamo il sentiero CAI 643 e lo percorriamo immersi nella faggeta ad alto fusto passando il rio Martinaccio (fonte) e la Buca. Proseguiamo su sentiero CAI 645 scendendo fino al Quartiere (radura con vista panoramica), sempre girando a mezza costa attorno al Cavalbianco, per arrivare poi al bivacco del Bottaccio. Scendiamo sul rio Riarbero e lo guadiamo prima delle Ferriere. Risaliamo su forestale fino al sentiero CAI 647 che percorreremo passando dal Poggio Colombara, i Prati del Monte (o di Pagliaro) da cui potremo ammirare un ampio panorama dal Nuda, Alpe di Succiso, Ventasso fino alla Pietra di Bismantova. Scendiamo poi a Cerreto Alpi per una breve visita al borgo e passando dalla Cooperativa di paese dei Briganti, in salita raggiungiamo prima il Lago Pranda poi Cerreto Laghi. Risalendo oltre l’abitato imbocchiamo la carraia CAI 649C per poi scendere su divertente sentiero CAI 647B fino al guado del rio Riarbero. Inizia ora una lunga salita sull’alta via delle sorgenti CAI 647A che, con tratti anche ripidi, ci porta al Passo del Lupo, al Passo di Cavorsella ed infine al Passo Pradarena. In direzione di Ligonchio sulla SP 18 imbocchiamo (350 m dopo il passo) il sentiero “Pradaletto” (difficoltà BC) che seguiamo fino alla fontana sulla SP 18 poco sopra al punto di partenza. 

Punti di interesse:

  • Ospitaletto: situato a quota 1129m, si tratta di un paesino di poche anime che nasce intorno ad un ospizio, cioè una struttura destinata all’accoglienza dei viaggiatori che passavano da e per il Pradarena. Distrutto nel 1920 dal terremoto della Garfagnana, ad eccezione del campanile Matildico che ancora è intatto davanti alla chiesa di S Anna, e di una casa.
  • Torrente Riarbero: splendido affluente del Secchia che nasce nella conca tra Pradarena e Belfiore (Cerreto Laghi) che in passato forniva forza motrice ai magli delle ferriere. Anticamente era chiamato Rialbo da "rio albo", cioè bianco (come il paese di Sassalbo nel versante Toscano) per gli affioramenti di gessi e calcari triassici presenti in zona.
  • Cerreto Alpi: ultimamente ha assunto interesse perché luogo di nascita e residenza del cantautore Giovanni Lindo Ferretti e del lavoro fatto dalla Cooperativa di paese dei Briganti per la comunità locale (vedasi articoli comparsi recentemente anche su Montagne 360), ma la sua storia si perde nei tempi di borgo abitato in simbiosi con il collegamento fra la Lunigiana e la Pianura Padana.
  • Laghi Cerretani: sistema di laghi appenninici di origine glaciale tra cui si annovera il Lago Pranda caratterizzato da un incantevole scenario naturalistico.

Al termine dell’escursione (ore 16 salvo imprevisti) possibilità di spuntino/merenda presso la Locanda Tini a pochi metri dal parcheggio. Indicare se si è interessati, che diamo indicazioni al locandiere in anticipo per procurarsi pane, affettato e birra.

Il direttore si riserva di variare l'itinerario in qualsiasi momento

Termine iscrizioni: venerdì 8 luglio ore 18.00 ISCRIZIONI CHIUSE

  • Difficoltà: BC/BC - vedi scala di difficoltà;
  • Tempo di percorrenza: 7 ore circa (comprensive delle pause);
  • Lunghezza: 40km circa;
  • Dislivello: +/- 1650m circa;
  • Ciclabilità salita: 99%;
  • Ciclabilità discesa: 99%;
  • Orari: ritrovo ore 8.15 - partenza ore 8.45;
  • Trasporto: mezzi propri;
  • Ritrovo: Ospitaletto (RE);
  • Costo: partecipazione gratuita - assicurazione NON Soci €11,55;
  • Pranzo: al sacco;
  • Direttore: Giuseppe Cavazzoni;
  • Info: mtb@cailucca.it;
Leggi anche il Regolamento cicloescursioni.

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Luogo di ritrovo

lunedì 20 giugno 2022

SABATO 25 GIUGNO - LA FEMMINAMORTA

Il Gruppo MTB CAI Lucca organizza questa escursione sul nostro Appennino; partiremo dal centro accoglienza visitatori dell’Orrido di Botri in località Ponte a Gaio. Da qui percorreremo e risaliremo la Via Ducale fino al Passo di Foce a Giovo a quota 1674m.  La strada ducale era una antica via di montagna voluta nel 1818 da Maria Luisa di Borbone, duchessa di Lucca e Francesco IV, duca di Modena per poter disporre di un collegamento diretto tra Modena e Lucca senza dover passare dalle dogane del Granducato di Toscana ed evitarne così le esose tasse.  
Sul valico a Foce a Giovo è presente una minuscola cappellina dedicata alla Madonna del Giovo e un singolare tavolo di marmo; poco distante vi è una fontana, dove sarà possibile riempire le nostre borracce. Poco prima di raggiungere il passo, è presente il Casello del Guardafili, ex locale di servizio della linea elettrica adesso dismessa.
Da Foce a Giovo percorreremo dapprima il sentiero 519, non sempre pedalabile, fino al Passo di Annibale e quindi con la bici in spalla raggiungeremo la cima del Monte Femminamorta a quota 1881m. La vista spazierà a 360 gradi su tutto l’Appennino e in primo piano su tutta la Val di Luce, contornata dall'Alpe Tre Potenze, dal Dente della Vecchia e dal Gomito.  
Dopo aver goduto del panorama percorreremo in discesa il difficile crinale che ci riporterà dapprima nuovamente a Foce a Giovo e da cui, tramite l’impegnativo sentiero 16 giungeremo al Rifugio Casentini al Mercatello a quota 1460m per poi scendere fino alla località Ospedaletto, da dove un altro sentiero, meno impegnativo, ma molto bello e divertente ci riporterà al luogo di partenza.
 

L’escursione per la sua lunghezza e dislivello comporta una preparazione tecnica e fisica adeguata. Sono previsti diversi tratti con bici in spalla e le discese presentano tratti tecnici impegnativi

Il direttore si riserva di variare l’itinerario in qualsiasi momento

Termine iscrizioni: venerdì 24 giugno ore 18.00 - ISCRIZIONI CHIUSE

  • Tempo di percorrenza: 6 ore circa (comprensive delle pause);
  • Lunghezza: 26km circa;
  • Dislivello: +/- 1300m circa;
  • Ciclabilità salita: 95%;
  • Ciclabilità discesa: 99%;
  • Orari: ritrovo ore 8.30 - partenza ore 9.00;
  • Trasporto: mezzi propri;
  • Ritrovo: Ponte a Gaio (LU);
  • Costo: partecipazione gratuita - assicurazione NON Soci €11,55;
  • Pranzo: al sacco;
  • Direttore: Alessandro Tofanelli;
  • Info: mtb@cailucca.it  

 Leggi anche il Regolamento cicloescursioni

 

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Luogo di ritrovo

sabato 4 giugno 2022

PUBBLICATO "MOUNTAIN BIKE IN PROVINCIA DI LUCCA" - LA PRIMA GUIDA ITINERARI DEL GRUPPO MTB CAI LUCCA

 


Una selezione di 20 itinerari cicloescursionistici, per partire alla scoperta dell'intero territorio provinciale. La mountain-bike può essere il mezzo ideale per esplorare la variegata lucchesia. Nella nostra guida trovano spazio itinerari per tutti i gusti e tutte le stagioni, elencati in base alla rispettiva zona di appartenenza: Piana e Colline Lucchesi, Media Valle del Serchio, Garfagnana, Versilia e Alta Versilia. Tutti corredati da ampia descrizione, immagini, cartografia e traccia GPS scaricabile con QR Code. Tramite la scala delle difficoltà redatta dal Club Alpino Italiano, sarà possibile identificare gli itinerari percorribili in base alle proprie capacità tecniche di conduzione della mountain-bike.

Al momento in vendita su Amazon e sulle principali piattaforme online di vendita libri. Presto disponibile anche presso la nostra Sede.

domenica 22 maggio 2022

COROGNO - IL VIDEO E LE FOTOGRAFIE

Le Alpi Apuane vedono tornarci a pedalare sui loro sentieri. Siamo andati, infatti, a scoprire uno dei borghi abbandonati del camaiorese: Corogno. Come sempre le Apuane si sono mostrate tanto severe quanto meravigliose.

Chi volesse percorrere questo itinerario può traovare la traccia gpx qui.

 

Corogno 

Le fotografie sono di Alessandro Tofanelli, Rossano Fabbiani, Elia Serafini, Emanuele Muzzi e Stefano Carta.

 

 

Il video è a cura di Rossano Fabbiani.

Buona visione a tutti!

SABATO 11 GIUGNO - I MONTI FALCO, FALTERONA E CAPO D'ARNO

Bellissima e impegnativa cicloescursione sull’Appennino Toscano che inizia da Poggio Mandri (comune di Londa) e si inoltra nel Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi includendo salite panoramiche, tratti su crinale, discese su single track, la conquista della cima del Monte Falco (1658m), del Monte Falterona (1654m) e il passaggio dalle sorgenti del fiume Arno. Un giro fantastico che ci farà ammirare la bellezza di questo territorio, ma che richiede una buona preparazione atletica e un’ottima capacità di guida in discesa.

L’itinerario inizia subito con un tratto di sterrato che entra nel bosco e che ci immetterà poi su una larga strada forestale che conduce a Poggio Faggio Tondo (1000m). Si prosegue sul sentiero CAI 00 attraverso un bel tratto panoramico che ad un certo punto si fa più ripido e ci porta prima al Bivacco Pallereta e poi al crinale appenninico (1336m). Percorriamo un tratto di crinale in lieve discesa per arrivare al bivio da dove parte il sentiero CAI 18 verso Castagno d’Andrea. Il sentiero è un single track molto bello, ma altrettanto impegnativo, che prevede tratti (OC) rocciosi in forte pendenza. Terminato il 18, percorso il breve tratto sul 18-a, ci si immette sulla strada provinciale del Borbotto (prima su asfalto, poi su sterrato) che lentamente ci riporta in quota. Alla Fonte del Borbotto (1200m) possiamo (anzi, dobbiamo...) riempire le borracce ed entriamo nel Parco delle Foreste Casentinesi. Ci aspetta un altro tratto in salita, più duro di quello appena percorso, che ci porterà al Passo Piancancelli (1500m). Da qui si prende la strada asfaltata per arrivare poco dopo al Rifugio La Capanna (al momento in cui scriviamo, il rifugio risulta chiuso). Rifocillati, proseguiamo verso la quota più alta dell’itinerario percorrendo un tratto in asfalto che ci porta ad una base militare, da lì su sentiero fino a raggiungere finalmente la cima del Monte Falco (1658m) da cui godremo di uno splendido panorama. Risaliti in sella percorreremo un tratto nel bosco su di un manto di foglie, per poi raggiungere la cima del Falterona con un breve tratto di portage. Sceso un breve ma ripido tratto in discesa, riprendiamo la bella e divertente discesa su fogliame, mai pericolosa, la cui direzione è segnata dai segni bianco-rosso dipinti sugli alberi che alla fine ci porta a Capo D’Arno (1371m). Doverosa è una sosta per raggiungere a piedi la sorgente del fiume e leggere la targa che riconduce questo luogo alla Divina Commedia di Dante Alighieri. Eventualmente, se l’orario lo permetterà, raggiungeremo il caratteristico Lago degli Idoli, non distante da Capo D’Arno. Siamo arrivati al 21km (dei 32 totali) e abbiamo percorso la maggior parte del dislivello positivo del giro, ma da qui prima dell’ultima discesa del S. Elena ci attende un tratto di crinale con vari sali-scendi che, data la fatica accumulata, ci metterà ad una dura prova, se non si vuole scendere e spingere la bicicletta. Superate prima Le Crocicchie (1412m), il Monte Acuto (1480) e infine lo stesso tratto di crinale percorso all’andata, ci dirigiamo verso il Monte Massicaia da dove parte l’ultima infinita discesa del trail S. Elena. Dopo un primo tratto "wild” dentro il bosco, il trail si sposta nell’area di Rincine Trail MTB immettendosi prima nel Trail Viaio e poi nel Trail Calimara. Non lo percorreremo tutto (onde evitare un ulteriore dislivello in salita), ad un certo punto ci sposteremo su un single track di collegamento che ci riporterà in breve al punto di partenza. 

Il direttore si riserva di variare l'itinerario in qualsiasi momento.

Non si trova acqua alla partenza e poca lungo il percorso (si può fare rifornimento solo alla Fonte del Borbotto), si raccomanda, quindi, di partire con una scorta idrica sufficiente.

Termine iscrizioni: giovedì 9 giugno ore 18.00 - ISCRIZIONI CHIUSE

  • Difficoltà: MC(BC)/BC+(OC) - vedi scala di difficoltà;
  • Tempo di percorrenza: 7 ore circa (comprensive delle pause);
  • Lunghezza: 32km circa;
  • Dislivello: +/- 1650m circa;
  • Ciclabilità salita: 95%;
  • Ciclabilità discesa: 99%;
  • Orari: ritrovo ore 8.30 - partenza ore 9.00;
  • Trasporto: mezzi propri;
  • Ritrovo: Poggio Mandri, Londa (FI);
  • Costo: partecipazione gratuita - assicurazione NON Soci €11,55;
  • Pranzo: al sacco;
  • Direttore: Alessandro Gamannossi;
  • Info: mtb@cailucca.it

Leggi anche il Regolamento cicloescursioni

 

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Luogo di ritrovo

venerdì 6 maggio 2022

SABATO 14 MAGGIO - COROGNO

 

Poco lontano dalla famosa Grotta all’Onda e nascosto nel verde della vallata tra i monti Matanna e Ciurlaglia, si nasconde Corogno, un piccolo borgo abbandonato fatto di poche case.
Lo raggiungeremo partendo dalla località di Trebbio con un anello panoramico molto pedalato ad eccezione di qualche tratto dove sarà necessario spingere la bici.
Con una breve deviazione potremo ammirare una piccola pozza di acqua cristallina formata da una cascatella molto suggestiva.
Transiteremo, infine, dai due borghi di Ritrogoli e Convalle, che raggiungeremo scendendo dal Sentiero dell’Indiano.

Il direttore si riserva di variare l’itinerario in qualsiasi momento

Termine iscrizioni: giovedì 12 maggio ore 18.00 - ISCRIZIONI CHIUSE

  • Difficoltà: BC/BC(OC) - vedi scala di difficoltà;
  • Tempo di percorrenza: 7 ore circa (comprensive delle pause);
  • Lunghezza: 30km circa;
  • Dislivello: +/- 1500m circa;
  • Ciclabilità salita: 95%;
  • Ciclabilità discesa: 99%;
  • Orari: ritrovo ore 8.30 - partenza ore 9.00;
  • Trasporto: mezzi propri;
  • Ritrovo: parcheggio pubblico, Trebbio (LU);
  • Costo: partecipazione gratuita - assicurazione NON Soci €11,55;
  • Pranzo: al sacco;
  • Direttore: Simone Bartoli;
  • Info: mtb@cailucca.it 

Leggi anche il Regolamento cicloescursioni.


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Luogo di ritrovo