giovedì 21 dicembre 2017

BUONE FESTE!!!

Il Gruppo MTB CAI Lucca augura a tutti voi di passare delle serene Festività Natalizie

Arrivederci al prossimo anno per nuove pedalate in nostra compagnia!


martedì 12 dicembre 2017

PIZZORNATA DI NATALE - IL VIDEO E LE FOTO

Pubblicati il video e le fotografie della cicloescursione di fine stagione denominata "Pizzornata di Natale".

Nonostante il meteo inclemente, con forti raffiche di vento e temperature rigide, i quasi trenta bikers hanno raggiunto la vetta del Monte Scarpiglione per onorare al meglio l'ultimo impegno della stagione cicloescursionistica. Le fatiche, come da tradizione, sono state ripagate dal pranzo finale con presentazione del Programma 2018.




Il video è a cura di Simone Bartoli.

Panorama dalla vetta del Monte Scarpiglione - Foto: Daniele Carfagni

Vetta del Monte Scarpiglione - Foto: Daniele Carfagni

Brindisi - Foto: Daniele Carfagni

Il sentiero n° 4 che sale alla vetta dello Scarpiglione - Foto: Enrico Villani

Foto di gruppo - Foto: Enrico Villani

Gli scatti sono di Enrico Villani, Simone Bartoli e Daniele Carfagni - VAI ALLA GALLERY COMPLETA

mercoledì 22 novembre 2017

SABATO 2 DICEMBRE - PIZZORNATA DI NATALE


Pedaleremo sui sentieri delle colline Lucchesi e dell’Altipiano di Tubbiano e  delle Pizzorne. Partendo dalla frazione di Valgiano, risaliremo il versante sud di questo massiccio montuoso andando a percorrere una parte dell’antica Via Garfagnina. Esistono diverse vie di comunicazione che in passato venivano chiamate “Via Garfagnina”. Tutte queste antiche mulattiere, erano le vie di comunicazione più brevi per raggiungere la Garfagnana. In questo caso ci riferiamo esclusivamente alla rete di sentieri che attraverso il suddetto altipiano, portavano viandanti, commercianti, boscaioli, dalla piana lucchese fino al Ponte della Maddalena, conosciuto come Ponte del Diavolo. La via, chiamata anticamente garfagnina, carfagnina, dei Garfagnini ed anche brancolese, secondo la ricostruzioni fatta sulla base di alcune mappe parziali esaminate negli archivi De Nobili e Guinigi, conservati nell’Archivio di Stato di Lucca, iniziava da Segromigno, toccava San Quirico in Petrojo (Valgiano), saliva a Matraia, lambiva il Castellaccio e, traversando la via delle cave, passava poi attraverso la Lezza nel Tubbiano dove, in breve, giungeva alla locanda. Di li proseguiva per il Catino, la Maggina di Pian di Cavallo, Corsagna e Chifenti. L’Altopiano del Tubbiano, ospita una vecchia costruzione chiamata Casone di Salonne. E’ una casa ampia e molto antica, che apparteneva alla famiglia Qulici di Ciciana e che, fino al 1943, è stata abitata con la sua famiglia, da un pastore chiamato Salonne, conosciuto da tutti gli abitanti della Brancoleria. Anticamente era adibita a locanda ed era molto robusta e sicura, perché munita di feritoie per archibugio su tutti e quattro i suoi lati. Per diversi secoli ha ospitato coloro che percorrevano nei due sensi la via anticamente chiamata garfagnina o brancolese. È posta alle falde del Monte Gromigno, nella parte che è rivolta verso il monte, reca incisa nella pietra, sopra la porta d’ingresso, la croce e la data del 1585.

Anche l’Altipiano delle Pizzorne, anticamente, era una via di transito molto frequentata. Lo attraversavano tutti coloro che, a piedi o a cavallo, avevano necessità di raggiungere la VaI di Lima, la Garfagnana e l'Emilia, partendo dalla Valdinievole e dalla Lucchesia. Lungo il Serchio, infatti, c'era una sola strada e per percorrere il tratto compreso fra Ponte a Moriano e Diecimo, era necessario pagare una gabella alla Curia Vescovile. La strada, lungo il fiume, la percorrevano pertanto quelli che si spostavano col carro o in carrozza. Gli altri seguendo modesti sentieri, preferivano valicare le Pizzorne e se la notte sopraggiungeva quando erano giunti sull'altopiano, trovavano due luoghi dove riposare. I viandanti provvisti di denaro potevano trovare alloggio in un'antica locanda, che apparteneva alla famiglia Guinigi, e veniva gestita da famiglie solitamente originarie di Pariana. Era situata in fondo al prato detto di «Centocoia» e disponeva di una trattoria e di sette camere. Quelli più poveri potevano fare tappa poco più lontano: nell'Hospitale, adiacente alla chiesa di San Bartolomeo.

Raggiunto il suddetto altipiano, caratterizzato da ampi prati contornati da querce secolari, ci concederemo una breve pausa per, poi, ripartire alla volta del Monte Scarpiglione. La sua vetta, posta a 810m slm, resta leggermente distaccata dalle altre, ma, una volta raggiunta, consente di godere un panorama privilegiato su tutta la piana di Lucca, sui Monti Pisani e su parte della pianura pistoiese. Di pregio anche la vista sulla costa tirrenica: nelle giornate più limpide si possono notare le isole Capraia e Gorgona, nonché la parte settentrionale della Corsica.

D’ora in avanti inizieremo a perdere quota, dapprima imboccando uno stradello (non segnato) che conduce al Monte Quercia del Papa e, successivamente, percorrendo un tratto del sentiero n. 5 della rete sentieristica del Comune di Capannori. Il fondo leggermente sconnesso ed alcuni tratti un po’ più ripidi invitano alla prudenza, restando comunque interamente ciclabile. A circa metà sentiero n. 5, devieremo bruscamente a destra per prendere una pista forestale la quale conduce alle pendici del Monte Scarpiglione, poco al di sopra di San Pietro a Marcigliano.

Ultime fatiche con ancora alcuni saliscendi tra oliveti e piccoli borghi caratteristici, che ci condurranno al Podere “al Carli” dove pranzeremo tutti assieme, presenteremo il Programma 2018 e ci scambieremo gli auguri di Buone Feste.

Termine iscrizioni: giovedì 30 novembre ore 18.00 - ISCRIZIONI CHIUSE

  • Difficoltà: MC/BC (medie capacità tecniche in salita e buone in discesa);
  • Tempo di percorrenza: 4 ore circa (comprensive delle pause);
  • Lunghezza: 27km circa;
  • Dislivello: +/- 900m circa;
  • Ciclabilità salita: 98%;
  • Ciclabilità discesa: 100%;
  • Trasporto: mezzi propri;
  • Orari: ritrovo ore 8:30 - partenza ore 9:00 (tassativa la puntualità);
  • Ritrovo: presso la chiesa di Valgiano (LU);
  • Costo: 8,00€ assicurazione obbligatoria NON Soci;
  • Pranzo: presso il Podere "al Carli";
  • Direttore: Elìa Serafini;
  • Info: Elìa Serafini 328 7054066 - mtb@cailucca.it
Luogo di ritrovo 


martedì 10 ottobre 2017

IL CUORE DELLA GARFAGNANA - IL VIDEO E LE FOTO

Pubblicati il video e le fotografie della cicloescursione di fine settembre denominata "Il cuore della Garfagnana".


Il video è a cura di Simone Bartoli.

Il Lago di Pontecosi - Foto: Simone Bartoli

Enrico, Angelo e Paolo poco dopo la partenza - Foto: Simone Bartoli

Rossano "tenta" di abbeverarsi alla Fonte Acqualatra

Foto di gruppo con il gruppo delle Panie sullo sfondo - Foto: Simone Bartoli

Il sacrario della Croce di Stazzana - Foto: Simone Bartoli

Rossano osserva dall'alto la Garfagnana - Foto: Simone Bartoli


Pedalando di fianco alla ferrovia Lucca-Aulla - Foto: Simone Bartoli
Gli scatti sono di Simone Bartoli, Silvano Gozzi e Rossano Fabbiani - VAI ALLA GALLERY COMPLETA

giovedì 21 settembre 2017

SABATO 30 SETTEMBRE - IL CUORE DELLA GARFAGNANA: MONTE VOLZI, FORTEZZA DELLE VERRUCOLE E SILLICAGNANA BIKE TRAIL

Leggero cambio di programma per quanto riguarda la cicloescursione nel cuore della Garfagnana, con anticipazione a sabato 30 settembre


Suggestivo itinerario nel cuore della Garfagnana. Partenza dall’Oasi del lago di Pontecosi. Passeremo dalla Croce di Stazzana, stupendo balcone naturale sulla Garfagnana e una pedalabile salita ci accompagnerà sulla sommità del Monte Volzi, dove ci attenderà un trail a tratti impegnativo di circa 2km.  Visiteremo vecchi borghi rimasti quasi intatti come Sillicano e Sambuca e ci spingeremo fino alla Fortezza delle Verrucole (il territorio era diviso e conteso fra due signorie feudali: i Conti di Bacciano, del cui castello non esistono più tracce, e i ben più potenti Gherardinghi, che ebbero la loro sede nel castello delle Verrucole fino al 1285).  Dalla Fortezza, per chi vorrà, vi è la possibilità di tornare alla partenza passando sul sentiero che costeggia il fiume. Per chi avrà ancora gambe, ci sarà ad attenderci l’ascesa (300m di dislivello) alla località Finocchieta, con i successivi bellissimi trail del Sillicagnana Bike Area che ci ripagheranno della fatica.


Lungo il percorso sono presenti numerosi punti per rifornimento acqua

Termine iscrizioni: giovedì 28 settembre ore 18.00 - ISCRIZIONI CHIUSE
  • Difficoltà: MC/BC (medie capacità tecniche in salita e buone in discesa);
  • Tempo di percorrenza: 8 ore circa (comprensive delle pause);
  • Lunghezza: 35km circa (corto), 42 km circa (lungo);
  • Dislivello: +/- 1300m circa (corto), +/- 1600m circa (lungo);
  • Ciclabilità salita: 99%;
  • Ciclabilità discesa: 99%;
  • Trasporto: mezzi propri;
  • Orari: ritrovo ore 8:30 - partenza ore 9:00 (tassativa la puntualità);
  • Ritrovo: presso il parcheggio sul lago "Oasi Lago di Pontecosi", Pontecosi (LU);
  • Costo: 8,00€ assicurazione obbligatoria NON Soci;
  • Pranzo: al sacco;
  • Direttore: Andrea Simi;
  • Info: Elìa Serafini 328 7054066 - mtb@cailucca.it
Luogo di ritrovo



lunedì 4 settembre 2017

REPORT PLURIGIORNALIERA 2017

Eccoci alla quarta gita plurigiornaliera sulle Alpi da quando, nel 2014, programmammo "Il giro del Sass de Putia" nel Parco Puez-Odle (Alto Adige). Formula che vince non si cambia: così, anche per quest'anno, abbiamo proposto una tre giorni alpina "full-immersion", sulle montagne a cavallo tra Italia e Francia, con quartier generale a Bardonecchia, in alta Val di Susa. 

Gruppo composto da 12 partecipanti, provenienti dalle sezioni di Lucca, Pistoia, Pontedera, Livorno e Modena.

Il meteo è sempre stato dalla nostra parte, regalandoci giornate di sole, ventilate e dalle piacevoli temperature. E così, giunti in albergo il venerdì in tarda mattinata, ci siamo subito preparati per concederci una pedalata pomeridiana: partenza da Bardonecchia con meta il Rifugio Scarfiotti (2165m slm) nella Valle del Rochemolles, poco al di sotto del Colle del Sommeiller.

Alcuni bikers col Rifugio Scarfiotti sullo sfondo - Foto: Simone Bartoli
Discesa dalla Gran Bea - Foto: Alessandro Tofanelli
Al sabato era in programma la cicloescursione principale della plurigiornaliera, ovvero "Fort Lenlon, Fort Olive e Col du Granon", completamente in territorio francese. Si tratta di un giro di eccezionale bellezza nell'area del Monginevro, precisamente nel territorio tra la Val Clarée, la Val Guisane ed il Briançonnais con collegamento attraverso il Col du Granon. L'itinerario consente di raggiungere due delle numerose fortificazioni militari della zona e precisamente il Fort Lenlon ed il Fort Olive, con panorami variegati e maestosi sui circostanti rilievi montuosi.

La strada bianca che conduce al Col du Granon - Foto: Simone Bartoli

Momenti di relax al rifugio - Foto: Simone Bartoli
Panorama sulla cittadina di Briançon - Foto: Alessandro Tofanelli

Selfie di gruppo al Fort Lenlon - Foto: Alessandro Tofanelli
Terrazza panoramica su Briançon - Foto: Rossano Fabbiani

Fort Olive - Foto: Rossano Fabbiani
Ed eccoci al terzo ed ultimo giorno, per il quale avevamo previsto una cicloescursione al Col della Rho: si tratta di un bellissimo giro a cavallo del confine con la Francia, con bei panorami sulle vallate intorno ai Tre Re Magi, Monte Thabor e Gran Séru. Il Col della Rho, con i suoi 2545m, rappresenta la massima elevazione raggiunta durante questa impegnativa cicloescursione, dal sapore tipicamente alpino.

La galleria della Rho - Foto: Silvano Gozzi

Colle della Rho - Foto: Silvano Gozzi

Discesa in Valle Stretta - Foto: Silvano Gozzi

Attraversamento di torrente in Valle Stretta - Foto: Silvano Gozzi





I video sono a cura di Simone Bartoli

mercoledì 9 agosto 2017

LA VIA DEL SALE

Da Limone Piemonte (CN) a Ventimiglia (IM)

Finalmente dopo anni di attesa è arrivato il momento, si parte...

Era già molto che ci pensavo, ma tra lavoro, famiglia e impegni quotidiani non avevo mai tentato di organizzare qualcosa di definitivo. Ed invece, lo scorso anno, complici anche alcuni compagni di pedalate, la cosa cominciò a prendere forma.
Eravamo di ritorno dall'Isola d'Elba, da uno dei tanti raduni, e parlando con Rossano iniziammo a tirare giù le prime linee guida. Bisognava creare un bel gruppetto affiatato e ben allenato, ma per questo ci sono voluti solo pochi giorni, poi davanti ad una pizza diventa tutto più semplice. L'obiettivo che ci prefiggemmo era di compiere la traversata nell'estate 2017.

All'inizio qualche parere discordante riguardo la durata della gita, ma grazie ad una brillante idea di Rossano, trovammo la soluzione che accontentava tutti, anche se il dazio da pagare erano le poche ore di sonno ed una bella alzataccia il giorno della partenza, specialmente per Riccardo e Silvano, i più distanti dal luogo di ritrovo prestabilito.

E così, eccoci a venerdì 30 giugno, ore 04.00, partenza per Limone Piemonte. Tutte le bici sono sistemate sul furgone del mitico Gianluca: che la nostra avventura abbia inizio!

Alle 10.00 siamo già in sella, preferendo partire dalla stazione sciistica di Limone 1400, evitando così 12km di asfalto insignificante. Fatto il pieno d'acqua ad una delle poche fonti sulla strada ci dirigiamo verso il Col di Tenda.


Partenza da Limone 1400

Sin da subito capiamo che l'escursione ci regalerà scorci indimenticabili e panorami mozzafiato! Di buona lena ci dirigiamo verso la prima tappa, il Rifugio Don Barbera, unico punto per rifornirci d'acqua prima del Col della Melosa, dove alloggeremo per la notte.

Rifugio Don Barbera
 
Dopo una bella scorpacciata di tagliatelle al pesto di ortica (veramente buone!), riprendiamo il nostro cammino verso la meta della prima giornata.

Panorama nel Parco del Marguareis
 
Da qui in avanti il paesaggio cambia radicalmente: dal maestoso Parco del Marguareis passiamo ai boschi del Parco della Navette, seguito da una sostanziale perdita di quota.
Giunti al termine di un'estenuante salita, in prossimità di un bivio, faccio notare alla "truppa" che, proprio a mezzora scarsa fuori programma, abbiamo sia il Monte Saccarello che la vetta del Redentore a poche centinaia di metri l'uno dall'altra. Senza tanti giri di parole li convinco che la cosa è troppo allettante per non considerarla.
Raggiunte le due vette ci concediamo una meritata pausa e una bella foto di gruppo.

Monte Saccarello (2201m slm), la vetta della Liguria
 
Adesso, però, è giunto il momento di affrontare l'ultima salita per poi goderci il meritato riposo. All'insaputa di tutti ho in serbo un'altra “sorpresa”, la discesa (denominata variante tecnica), la quale conduce, in pochi minuti, al Rifugio Allavena.
Al bivio, con grande stupore, tutti decidono per questa variante, così mi lancio per primo e all'incoraggiamento "fidatevi di me!!!" iniziamo la discesa.

Rossano sulla variante tecnica
 
La serata passa spensierata e, tra battute e qualche birra, decidiamo che forse è meglio andare a letto presto. All'indomani, infatti, ci aspetta sì "poca" salita, ma più di 2000m di discesa non poco impegnativa.
La mattina ripartiamo dal rifugio: dobbiamo guadagnare un po' di metri di quota per imboccare l'Alta Via dei Monti Liguri. Ora gli scenari sono totalmente diversi dal giorno precedente, ma altrettanto spettacolari, con passaggi veramente mozzafiato e sempre ciclabili.

Dal Rifugio Allavena recuperiamo l'Alta Via dei Monti Liguri


Uno dei tanti passaggi adrenalinici
 
La seconda tappa, con un dislivello positivo di poco inferiore ai 1000m, si dimostra ugualmente impegnativa, vuoi per le fatiche del giorno prima, vuoi perché la discesa è veramente infinita, con una prima parte molto tecnica ed una seconda parte veloce ma scassata, che mette a dura prova l'affidabilità delle bici e la nostra resistenza fisica, specialmente per chi ha affrontato tutto il tour con la front.

David impegnato in un tratto tecnico
 
L'itinerario del secondo giorno prevederebbe due varianti un po' tossiche, ma tutti insieme decidiamo di andare per la via principale e di evitare quindi eventuali complicazioni, visto che “cosa mai successa in due giorni” le 8 bici, nonostante il fondo accidentato, non hanno accusato nemmeno una foratura.

Abbeveratoi sull'interminabile tratto di discesa
 
A mano a mano che perdiamo quota, l'aria fresca che fino ad ora ha reso gradevole la pedalata, fa posto ad un caldo un po' afoso. Ormai siamo prossimi alla meta finale, Ventimiglia. Riusciamo già ad intravederla e non ci vuole molto a raggiungere Gianluca ed il suo furgone, visto che gli ultimi chilometri sono su asfalto, tra l'altro (strano ma vero per un biker) ora graditi, dopo 100km tra sentieri, mulattiere e sterrate piuttosto accidentate.

Direzione Ventimiglia
 
Giunti alla fine dell'avventura optiamo per una buona birra fresca, rinunciando al classico bagno in mare e lasciando al fido Gianluca il compito di caricare le bici. Seduti attorno ad un tavolino siamo con la mente già al prossimo anno, con tante idee nel cantiere e tanta voglia di pedalare ancora insieme.


Da sinistra verso destra: David, Elìa, Simone, Silvano, Amelio, Rossano, Riccardo ed Alessandro


Testo e foto: Simone Bartoli


Video a cura di Simone Bartoli

Video a cura di Rossano Fabbiani

giovedì 3 agosto 2017

IL TRAMONTO DAL MONTE FAETA

Immancabile appuntamento estivo sui Monti Pisani, il tramonto dal Monte Faeta (830m slm) regala sempre belle emozioni. Affrontando le rampe che partono da Campo di Croce, si conquista la sua vetta, dalla quale si gode sempre (o quasi...) di un magnifico panorama. La vista spazia, infatti, dal Golfo di Baratti al Golfo di La Spezia. Si possono distinguere l'Isola d'Elba, la Capraia, la Corsica ed infine la piccola Gorgona. A nord spiccano nel cielo le aguzze vette delle Alpi Apuane, mentre subito al di sotto le pendici del monte, si nota la pianura pisana solcata dal Fiume Arno, che con le sue sinuose anse, attraversa la città di Pisa dirigendosi verso il mare.

Foto: Simone Bartoli

lunedì 31 luglio 2017

DOMENICA 24 SETTEMBRE - RADUNO REGIONALE CICLOESCURSIONISMO CAI

Siete tutti invitati a appuntarVi questa data: domenica 24 settembre 2017 si terrà il Raduno Regionale di Cicloescursionismo CAI organizzato, per la prima volta, dalla Sezione di Siena. Di scena la Montagnola Senese con le sue pievi, i suoi eremi ed i suoi castelli. Tutte le info ed i dettagli nella locandina della manifestazione.



domenica 30 luglio 2017

ALPI APUANE: DIECI ANNI DI PASSIONE IN MTB!

Nel 2009 è nato il gruppo di cicloescursionismo della Sezione di Lucca del Club Alpino Italiano.


Pendici Monte Piglione (2009)

Da allora un susseguirsi di escursioni entusiasmanti, di amicizie durature, di esperienze positive di vita, perché la montagna è tutto questo: natura, scoperta, amicizia, valori e anche, non dobbiamo dimenticarcene, pericoli (il rischio zero in montagna, come nella vita non esiste). Abbiamo spaziato dall'Appennino alle Alpi Apuane, dai colli di Camaiore ai colli della Svizzera Pesciatina, dall'Altipiano delle Pizzorne ai Monti Pisani, senza dimenticare escursioni più semplici ma sempre interessanti, come da Lucca al mare sulla Ciclabile Puccini o le Cerbaie, fino ad arrivare fuori regione: Parco dei Cento Laghi, Appennino Ligure, e le plurigiornaliere in Alto Adige (Val di Funes e Parco di Fanes, Senes, Braies), in Alta Val Susa col "Tour Jaune de Barabbas” per sconfinare, quest'anno, in Francia nel bellissimo parco del Queyras.
 
Bike and trekking fino alla vetta del Monte Sumbra (2011)

Ma per un lucchese le Alpi Apuane, sono le montagne che rimangono più nel cuore, che tu sia appassionato di montagna o non lo sia, per forza di cose almeno qualche volta nella vita ti sarai soffermato con la punta del naso all'insù ad ammirare lo spettacolo delle Apuane, fin da bambino ti avranno indicato “guarda il profilo dell’Omo Morto, la Pania” magari ti sarai chiesto il nome di alcune di quelle cime impervie e dall'aspetto dolomitico che puoi osservare mentre sei sulla spiaggia in Versilia, dalla finestra del tuo ufficio sulla piana di Lucca e anche dalla Garfagnana.

Eremo di San Viviano (2011)

Cime impervie che si staccano dal mare, all'apparenza poco adatte al cicloescursionismo, soprattutto a uscite sezionali di livello anche difficile ma ancora “umano”. Eppure il CAI di Lucca in questi anni ha collezionato una serie di uscite memorabili, esplorando cime, passi, paesi, paesaggi indimenticabili, portandoci fino alla vetta o a un passo da cime difficilmente raggiungibili in MTB. Essendo il Gruppo nato da una costola del gruppo di cicloalpinistico Apuane Extreme, le escursioni dei primi anni hanno talvolta affrontato passaggi ciclopalpinistici o si sono orientate sul bike and trek. Con il passare degli anni, il Gruppo ha a mano a mano aumentato il livello tecnico e l’impegno fisico richiesto diminuendo in parte o del tutto i tratti di puro trekking, senza nulla togliere ai principi e agli scopi chiari fin dalla nascita del Gruppo: natura, scoperta, esplorazione, amicizia la fanno ancora da padrone.

Monte Forato (2012)

Le Apuane ti rimangono nella mente e nel cuore, se sulla spiaggia della Versilia noti un bagnante rivolto con la sedia a sdraio dalla parte delle montagne che fa finta di leggere un grande classico, ma fra le pagine del libro nasconde la mappa delle Apuane, puoi starne certo è stato vittima della “Passione Apuana”… non lo disturbare… se si avvicina il figlio per andare a giocare lo sentirai dire “deh, lascia riposare i babbo” ma la sua mente è lì, a esplorare a cercare di individuare i passi, le cime.
 
Alpe di Puntato (2014)

Un libro si potrebbe scrivere su questi itinerari, a quasi 10 anni dalla nascita del Gruppo MTB CAI Lucca è giunta l’ora di fare quantomeno una breve, ma esauriente, rassegna delle escursioni fatte, divisibile idealmente in due periodi.

Marmifera che sale da Arni fino al Passo Sella (2015)
 
Nel primo quinquennio fino al 2012 spesso le escursioni hanno previsto la formula del bike and trek, a piedi siamo arrivati fino alla cima dei Monti Piglione, Prana, Sumbra e Forato o fino a luoghi caratteristici come l’Eremo di San Viviano sotto Campocatino.

Nei pressi della Foce del Termine (2016)

A cavallo fra i due periodi per cinque anni consecutivi con cinque escursioni diverse si è svolta “San Rocco Christmas”: ci siamo spinti sia verso la Mediavalle toccando i paesi di Vetriano e Celle di Puccini sia verso le vette delle Apuane fino ad arrivare alla Croce del Termine. Giunti al paese di San Rocco è stato sempre presentato il calendario dell’anno successivo dopo un’abbondante pranzo conviviale.

Cave del Monte Altissimo (2016)
 
Il secondo quinquennio 2013-2017 ha visto un’evoluzione del gruppo con uscite che talvolta hanno alzato l’asticella dal punto di vista tecnico: Via del Lucente, Puntato e Col di Favilla (giro annoverato anche nel libro edito da RCS-CAI “Montagne a pedali”, disponibile presso la nostra biblioteca), Foce della Pompanella, Periplo Monti Fiocca e Sumbra, Campallorzo, Terrinca, Colle Cipollaio, Mosceta (collaborazione col CAI Parma) e Città di Seravezza.

Marmifera che sale dal Rifugio "Le Gobbie" (2016)

In alcuni casi sono stati programmati dei Field-Out, ovvero cicloescursioni non in calendario e non aperte all'esterno del Gruppo Lavoro, per affrontare itinerari che oltre ad un ottimo allenamento e buone capacità tecniche richiedevano lunghi tratti di portage in chiave cicloalpinistica non adatti a tutti i palati, ma sicuramente molto affascinanti: Monte Gabberi e soprattutto il recente giro del Monte Croce organizzato a maggio 2017 in occasione della fioritura delle giunchiglie, quasi 70 km per 2500 metri di dislivello, con passaggi anche delicati da affrontare con bici al seguito, come “la Fonte del Pallino”.
 
Portage sul crinale del Monte Croce (2017)

Sono state organizzate anche escursioni all'ultimo tuffo da alcuni membri del Gruppo Lavoro: come la cicloalpinistica Monte Sumbra con ferrata, ovviamente affrontata con imbrago e bici legata allo zaino.

Ferrata del Monte Sumbra (2017) 

L'ultima tappa apuana in programma a luglio 2017 è stata un ritorno alle origini, con la formula bike and trek: nelle nostre escursioni ci siamo passati molte volte sotto, ma era lì che ci aspettava e questa volta non poteva mancare all’appello; lasciate le bici al rifugio Alto Matanna, abbiamo affrontato a piedi l’ascesa fino alla Croce del Monte Matanna che si affaccia sul burrone Sigliora, per ammirare il tramonto.

Panorama da Campallorzo (2017)

Abbiamo finora trascurato la parte nord delle Apuane, ma non vi preoccupate: ci rifaremo a breve!!! State connessi!!! Campo Cecina, Brugiana, Monte Belvedere (Pasquilio), Via Vandelli ecc... stiamo arrivando!!!

Testo: Andrea Simi
Foto: archivio CAI Lucca