mercoledì 28 giugno 2023

SABATO 8 LUGLIO - MONTEACUTO DELLE ALPI

 

L'escursione si sviluppa in larga parte all'interno del Parco Regionale del Corno alle Scale in una delle zone più belle dell'Alto Appennino Bolognese fra i fitti boschi delle montagne che alimentano il Torrente Silla ed il suo affluente Rio Baricello.
Partiamo sul sentiero CAI 147A in arrivo da Lizzano per prendere poco dopo la strada comunale che nella stretta valle del Silla ci porta a Pianaccio, il paese che ha dato i natali al noto giornalista Enzo Biagi e, da qui,  proseguiamo per il rifugio Segavecchia. Dopo la sbarra inizia una  bella ed ampia strada forestale percorrendo la quale, con pendenza crescente, possiamo ammirare da un lato le opere idriche di controllo dei fossi che scendono dal crinale e dall'altro i versanti ripidi e stretti che portano le loro acque al sottostante Silla, sempre immersi nell'ombra delle faggete e abetaie di alta quota. Poco prima di arrivare al Passo del Lupo (1482m)  abbandoniamo la forestale per il sentiero CAI 111 che ci porterà al Passo della Donnamorta (1358m)  (chiamato così, si narra perchè ivi si trovò, nel periodo di guerra, il corpo senza vita di una donna) e poco dopo in un punto panoramico da cui potremo ammirare di fronte a noi la maestosità del Corno ed il Nuda. Proseguiamo la dolce discesa a mezza costa che alterna pezzi veloci e fluidi ad altri più di controllo con sassi e radici da superare.
La parte finale è una variante molto divertente ma che richiede attenzione e prudenza e nel caso è evitabile rimanendo sul tratto principale che segue il crinale. Arrivati a Monteacuto possiamo visitare il bel borgo di origine medievale posto sul crinale a controllo delle vallate sottostanti e sostare per il pranzo al sacco.
Ripartiamo in discesa imboccando, vicino alla fontana del paese, un vecchio sentiero (CAI 109) che ci porterà al Molino della Squaglia sul Rio Baricello. Qui, ammirato il torrente che una volta alimentava le macine per la farina di castagne della zona, ricomincia la salita che ci porterà su una altra famosa forestale, quella di Castelluccio, che sale al Monte Piella e al Cavallo. La nostra meta è la Croce degli Alpini posta sulla sommità del Monte Piella, a circa 1200 metri di quota, da cui si può ammirare tutta l'alta valle del Reno. Riscendiamo andando ad imboccare il sentiero CAI 147 sotto al Monte Tresca per arrivare su divertente discesa prima a Tresana (borghetto ricco di storia, di acqua e di ortensie) e poi alla Madonna del Faggio, luogo di pellegrinaggio delle genti del posto dal '600, da quando cioè Maria apparve su un faggio ad un pastorello. Resti del faggio sono ancora contenuti in una teca all'interno della chiesa.  
Ora non ci resta che ritornare al luogo di partenza imboccando di nuovo il  sentiero CAI 147A, bella discesa che passa per il Molino di Tognarino ed arriva a Porchia al laghetto di pesca sportiva, per essere a Casale poco dopo.

Il Direttore si riserva di variare l'itinerario in qualsiasi momento

Acqua presente lungo il percorso.

Termine iscrizioni: giovedì 6 luglio ore 18.00 - ISCRIZIONI CHIUSE

  • Difficoltà: MC/BC - vedi scale di difficoltà;
  • Tempo di percorrenza: 6/7 ore circa (comprensive delle pause);
  • Lunghezza: 37km circa;
  • Dislivello: +/- 1450m circa;
  • Ciclabilità salita: 100%;
  • Ciclabilità discesa: 100%;
  • Orari: ritrovo ore 8.30 - partenza ore 9.00;
  • Trasporto: mezzi propri;
  • Ritrovo: loc. Casale, Lizzano in Belvedere (BO);
  • Costo: partecipazione gratuita - assicurazione NON Soci 11,55€;
  • Pranzo: al sacco;
  • Direttore: Giuseppe Cavazzoni;
  • Info: mtbcailucca@gmail.com

Leggi anche il Regolamento cicloescursioni

Luogo di ritrovo

 

 

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sabato 17 giugno 2023

SABATO 24 GIUGNO [NUOVO PROGRAMMA] - GIRO IN APPENNINO: DA METELLO AL MONTE CASTELLINO

Cambio di programma per la cicloescursione prevista per sabato 24 giugno: ci sposteremo in Alta Garfagnana al cospetto del Monte Prado.

Partenza da Metello di Soraggio in direzione Passo della Focerella (1749m) e successiva discesa verso il rifugio Bargetana. Da qui si prosegue raggiungendo il Passo di Lama Lite (1771m) per poi raggiungere tramite sentiero il rifugio Battisti, dove potremo effettuare una breve sosta.
Si prosegue in direzione del Passone (1857m) per poi percorrere il sentiero CAI 607 transitando sotto la vetta dell’Alpe di Vallestrina e dall’omonimo passo, fino ad arrivare al Passo della Volpe conosciuto anche come Bocca di Val Calda. Dal passo abbandoneremo il sentiero CAI 607 a favore del sentiero CAI 681 (conosciuto anche come Lamaccio), uno splendido trail che ci porta sulla forestale proveniente da Case Cattalini.
Risaliamo nuovamente al Passo Lama Lite, per affrontare un tratto di portage che transitando dal piccolo laghetto della Bargetana ci conduce alla sella del Monte Prado (1880m).
Siamo sul sentiero di crinale che seguiremo fino al raggiungimento della vetta del monte Castellino (1947m), per poi intraprendere una bella e ripida discesa fino al Passo della Focerella.
Dalla Focerella, con un breve portage, risaliremo il Monte Ravaianda (1761m) per poi scendere immediatamente al Passo di Romecchio (1680m) da dove imboccheremo il sentiero CAI 74, un bel trail con passaggi naturali, che ci condurrà nuovamente a Metello.

Il Direttore si riserva di variare l'itinerario in qualsiasi momento.

Termine iscrizioni: giovedì 22 giugno ore 18.00 - ISCRIZIONI CHIUSE

  • Difficoltà: MC/BC - vedi scale di difficoltà;
  • Tempo di percorrenza: 7 ore circa;
  • Lunghezza: 32km circa;
  • Dislivello: +/- 1500m circa;
  • Ciclabilità salita: 95%;
  • Ciclabilità discesa: 100%;
  • Orari: ritrovo ore 8.30 - partenza ore 9.00;
  • Trasporto: mezzi propri;
  • Ritrovo: Metello (LU);
  • Costo: partecipazione gratuita - assicurazione NON Soci 11,55€;
  • Pranzo: al sacco;
  • Direttori: Simone Bartoli, Alessandro Tofanelli;
  • Info: mtbcailucca@gmail.com

Leggi anche il Regolamento cicloescursioni

Luogo di ritrovo

 

 

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mercoledì 14 giugno 2023

REPORT DELLO SHANGHAI EXPRESS

Con questo breve report vogliamo raccontare l'esperienza del Gruppo MTB CAI Lucca sui sentieri dell'Appennino Pratese, percorsi durante lo "Shanghai Express" del 27 maggio scorso. Il bizzarro nome dato a questa cicloescursione è dovuto al fatto che, per raggiungere comodamente il luogo di partenza, è stato deciso di prendere il treno Prato - Bologna. Questa tratta, in un passato non troppo lontano, è stata percorsa dai tanti pendolari cinesi che andavano a lavorare in Emilia, motivo per cui è stata ribattezzata, appunto, "Shanghai Express".

Ma veniamo alla cicloescursione, con le sue bellezze e le sue particolarità. La logistica prevedeva di lasciare le auto a Montale (PT), prendere il treno alla locale stazione, cambiare a Prato Centrale per poi, infine, scendere a Vernio (PO), il comune più settentrionale della provincia Pratese e con il territorio attraversato dallo spartiacque appenninico.

Il viaggio in treno

Giunti, quindi, al termine del nostro viaggio in treno, e dopo una buona colazione in piazza, la partenza si è fatta subito in salita (su tranquilla asfaltata) in direzione del paese di Cavarzano, superato il quale, l'asfalto cede spazio ad un agevole sterrato, sempre carrozzabile, fino al Passo dell'Alpe di Cavarzano, posto a 1012 metri di quota. Da questo punto ha inizio la traversata appenninica vera propria. Da qui passa, infatti, il sentiero CAI 00, coincidente tra l'altro con la GEA (Grande Escursione Appenninica) e con il Sentiero Europeo E1 (che collega Capo Nord in Norvegia a Capo Passero in Sicilia), rimarcando una volta di più l'importanza (a livello escursionistico) di questo tratto di Appennino Tosco-Emiliano come via di comunicazione tra il nord e sud, non solo d'Italia ma anche d'Europa. Ovviamente su tutto questo tratto di sentiero è permesso transitare in mountain-bike, come indica la segnaletica presente.

Inizio del sentiero CAI 00 all'Alpe di Cavarzano
Per circa una trentina di chilometri, non abbiamo più abbandonato questo trail, in un continuo saliscendi sempre immerso nelle tipiche faggete appenniniche. Il trail risulta perlopiù ben pedalabile, alcune interruzioni sono dovute a ostacoli naturali presenti lungo il percorso o a tratti dalle pendenze sostenute come, ad esempio, la salita per raggiungere la sommità del Poggio la Zucca (1120m). Si resta fin da subito notevolmente sorpresi dalla bellezza del sentiero tra il Monte della Scoperta (1259m) e il Monte delle Scalette (1183m), probabile testimonianza ben conservata di una antica viabilità, o comunque di confine, marcata da una serie di cippi datati 1850.

Passo del Tabernacolo

All’altezza del Monte delle Lamacce (1180m) e fino al Monte delle Scalette, esiste la possibilità di evitare il tratto di sentiero di crinale, utilizzando una comoda forestale che corre sul versante emiliano della montagna. Noi abbiamo preferito proseguire sul sentiero di crinale, seguendo sempre i segnavia bianco rossi del sentiero CAI 00: bellissimo, particolare, ciclabile a tratti, ma è doveroso segnalare che ad un certo punto c’è un brevissimo tratto in contropendenza su brecciolino, su sentiero stretto e “semifranato”, da fare rigorosamente con la bici a mano e con molta attenzione (durante il giro era comunque ben fattibile, in futuro non è detto). Per chi è abituato al cicloalpinismo, all’esposizione, ai tratti di frana, questa variante è irrinunciabile e fantastica per la particolarità dell’ambiente attraversato e non particolarmente difficile, ma per tutti gli altri, che magari temono le vertigini o hanno pesanti e-bike, meglio che seguano la suddetta forestale. In questo tratto si apre uno dei rari scorci panoramici sulla sottostante vallata del torrente Carigiola, affluente di sinistra del più noto Bisenzio (va ricordato che questo tour si sviluppa prevalentemente a quote di poco superiori ai 1000 metri e che, quindi, il bosco di faggio la fa da padrone). Dopo il Monte delle Scalette inizia il tratto di crinale vero e proprio, coi suoi passaggi tecnici naturali in ambiente e che richiedono da buone a ottime capacità tecniche, in particolare fino al Passo del Tabernacolo.


Tratti di crinale fuori dal bosco

Continuando così per alcuni chilometri, alternando lunghe pedalate a tratti in cui è necessario scendere di bici per superare l’ostacolo di turno, si arriva il Rifugio L. Pacini di proprietà della Sezione di Prato del CAI. Il Rifugio, posto in una radura al limitare della faggeta, si trova in una bella posizione panoramica sulla Valle della Limentra e offre agli avventori ottimi piatti, ragion per cui consigliamo una sosta in questo luogo. Nei pressi del rifugio si trovano due fonti di acqua, altro valido motivo per fermarsi e fare rifornimento in vista dell’ultima parte del tour.

L'arrivo al Rifugio L. Pacini CAI Prato

 

Meritata sosta al Rifugio

Si riparte in direzione della Foce della Cerbiancana e poi del Passo degli Acquiputoli (996m), dal quale, in pochi minuti e seguendo i segnavia CAI 00, arriviamo alla Cascina di Spedaletto, altro ameno luogo in cui è possibile rifocillarsi. La nostra “variante” di Shanghai Express, prevedeva di abbandonare il faticoso crinale che proseguirebbe in direzione di Prato, per scendere a Montale (dove peraltro avevamo le auto) percorrendo i sentieri denominati “Cannicciaie” (BC) e “Budello”(OC), con passaggi tecnici e goduriosi in rapida successione.

L'arrivo a Cascina di Spedaletto

In conclusione si tratta di una traversata appenninica (seppur a quote modeste) di circa 45km per 1700m di dislivello positivo e 2000m di dislivello negativo. Si tratta comunque di un percorso faticoso e non semplice, occorre essere discretamente allenati ed avere una buona tecnica di conduzione per poterlo godere appieno. Molto completo sotto tutti gli aspetti, da quelli storici a quelli naturalistici a quelli gastronomici e dal “sapore” tipicamente all mountain… in questo percorso c’è davvero di tutto e per tutti i palati!

Foto di gruppo a Cascina di Spedaletto


giovedì 1 giugno 2023

SABATO 22 LUGLIO [NUOVA DATA] - MONTE GENNAIO E POGGIO DELLE IGNUDE

 

Dopo l'annullamento dell'appuntamento di giugno, a causa del maltempo, questa cicloescursione è stata ricollocata a sabato 22 luglio. Resta invariato il programma.
 
INTERSEZIONALE CON LA SEZIONE CAI DI SESTO FIORENTINO, IN COLLABORAZIONE CON QUELLE DI FIRENZE E SCANDICCI

Bellissima escursione in MTB immersi nel verde dell’alto Appennino Tosco-Emiliano avendo come riferimento il Monte Gennaio (1810m) con accanto la sua anticima: il Poggio delle Ignude (1735m). L’itinerario che inizia e finisce nella località di Pracchia (PT) risale il versante sud con strada asfaltata fino alla frazione di Orsigna, poi prosegue su una bella e ombrosa forestale, ed infine, in quota, su sentiero a pendenza elevata raggiunge l’Alta Via dei Parchi. Da lì si continua su sentiero CAI (single track) lungo il versante emiliano del comprensorio Poggio delle Ignude - Monte Gennaio, passando dalla fonte dell’Uccelliera per raggiungere infine il Passo del Cancellino. Qui, invertendo la rotta, percorreremo un altro sentiero CAI, completando il giro intorno al Monte Gennaio e  Poggio delle Ignude lungo il versante toscano in direzione del Passo della Nevaia.  Poi, attraverso un sentiero nel bosco (o eventualmente lungo crinale) raggiungeremo il Rifugio Montanaro e di seguito il Rombiciaio da dove prenderemo un altro lungo sentiero CAI (single track) che ci riporterà al punto di arrivo: Pracchia.

Nota: Al di là dell’impegno fisico richiesto nella lunga salita iniziale per raggiungere da Pracchia il crinale appenninico, è da evidenziare che intorno al comprensorio del Monte Gennaio e Poggio delle Ignude, si percorrono sentieri CAI stretti (single track) talvolta infossati rispetto alla vegetazione, con tratti esposti e da fare con bici a mano causa la forte pendenza o il terreno roccioso. I sentieri dentro il bosco sono spesso ricoperti da fogliame e rami di albero caduti pertanto, da percorrere con prudenza. Il tratto finale del sentiero CAI che arriva a Pracchia presenta una serie di tornanti in forte pendenza adatti a biker molto esperti.

Percorso: Pracchia (615 m) – Orsigna (800 m) – Area di sosta lungo la strada forestale Orsigna – Pian Grande (1.400 m) – Alta Via dei Parchi (1.585 m) – fonte dell’Uccelliera (1.635 m) – Passo del Cancellino (1.610 m) – Prossimità Passo della Nevaia (1.595 m) – Rifugio Montanaro (1.567 m) – Rombiciaio (1.340 m) – Pracchia (615m).

Il Direttore si riserva di variare l'itinerario in qualsiasi momento.

Termine iscrizioni: giovedì 20 luglio ore 18.00 - ISCRIZIONI CHIUSE

  • Difficoltà: MC(BC)/BC(OC) - vedi scale di difficoltà;
  • Tempo di percorrenza: 6/7 ore circa (senza soste);
  • Lunghezza: 30km circa;
  • Dislivello: +/- 1375m circa;
  • Ciclabilità salita: 95%;
  • Ciclabilità discesa: 100%;
  • Orari: ritrovo ore 8.30 - partenza ore 9.00;
  • Trasporto: mezzi propri;
  • Ritrovo: Stazione FS di Pracchia (PT);
  • Costo: partecipazione gratuita - assicurazione NON Soci 11,55€;
  • Pranzo: al sacco;
  • Direttore: Alessandro Gamannossi;
  • Info: mtbcailucca@gmail.com

Leggi anche il Regolamento cicloescursioni.

Luogo di ritrovo

 

 

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