Quest’anno, più che mai, il Gruppo MTB CAI Lucca vuole testimoniare il profondo legame con un territorio così ricco di biodiversità sia floreale (l’aquilegia, il bellissimo Astranzio delle Apuane, la silene, la centaurea montis Borlae, ecc...) che animale (il lupo, l’aquila reale, il gracchio corallino divenuto simbolo delle Alpi Apuane, l’arvicola delle nevi, il tritone alpestre apuano e fra gli insetti è da menzionare la nebria apuana) che, grazie alla tutela offerta dall’area protetta, è aumentata negli ultimi anni. Montagne che, dopo anni di escursioni, riescono ancora a sorprenderci regalandoci un angolo nascosto, un gioiello che finora era rimasto celato, dove ogni sentiero che porta su una vetta è una escursione completamente diversa: cambiano i panorami, i colori, i profumi e le difficoltà da affrontare (si va dai sentieri adatti alle famiglie, all’escursionismo, alla MTB, all'alpinismo). Le Alpi Apuane sono immerse in un territorio purtroppo tormentato, che sta subendo da anni uno sfruttamento e un depauperamento selvaggio, con profitti per pochi e danni paesaggistici e ambientali per tutti come ad esempio l’inquinamento delle falde acquifere dovuto alla marmettola (lo scarto della lavorazione dei marmi) che finisce nei torrenti, nocivo per la fauna ittica e che accumulandosi favorisce gli straripamenti in caso di forti piogge. La cava così come il Nulla del libro di Michael Ende è una forza devastante che cancella ogni cosa, simbolo della perdita di speranza, immaginazione e senso di meraviglia. Ma non siamo nel regno di Fantasia, siamo nel magico mondo del Parco delle Alpi Apuane: è una STORIA INFINITA.
Proseguiremo fino al paese di Tenerano da dove imboccheremo il sentiero che conduce alla Tecchia di Tenerano, il breve sentiero è parzialmente ciclabile e un po' scivoloso a causa dell’umidità delle rocce. Arrivati al torrente Bardinello lasceremo le nostre bici e chi vorrà e sarà dotato di calzatura con suola scolpita proseguirà per un breve tratto a piedi per visitare la grotta. Con tecchia si intende un riparo sotto roccia, ma ha anche un significato di balza, parete rocciosa (dal latino tègere = coprire). È sicuramente uno dei gioielli della Alpi Apuane, una cavità naturale con entrata di 43 metri, che mette in una sala larga circa 60 metri ed alta 20. Sul fondo del salone, tutto rivestito di stalagmitica, si estende per circa 12 metri un laghetto sempre pieno d’acqua; vi sono state ritrovate ossa umane e cocci di vasi, risalenti al neolitico.
Tornati indietro sui propri passi imboccheremo il sentiero CAI 197, dopo aver guadato un torrente proseguiremo per il sentiero che alternerà tratti piú ciclabili a tratti pedalabili solo da chi ha un ottima gamba o l’ebike (non occorre fare portage), fino a sbucare al passo della Gabellaccia (895m s.l.m.). Proseguiremo fino a Campocecina dove ci fermeremo a Acquasparta per una sosta ristoratrice. Da lì inizierà una discesa quasi ininterrotta che ci porterà dapprima alle pendici della rocca di Tenerano (dove se non saremo stretti con i tempi, chi vorrà potrà salire, lasciando le bici alla base della montagna) e, da lì, per tracce a volte selvagge rientreremo a Monzone.
- Difficoltà: BC/BC - vedi scale di difficoltà;
- Tempo di percorrenza: 8 ore circa;
- Lunghezza: 24km circa;
- Dislivello: +/-1200m circa;
- Ciclabilità salita: 90%;
- Ciclabilità discesa: 99%;
- Visita alla Tecchia: lunghezza 500m, dislivello +/-100m, difficoltà E;
- Visita alla Rocca: lunghezza 500m, dislivello +/-100m, difficoltà EE;
- Orari: ritrovo ore 8.30 - partenza ore 9.00;
- Trasporto: mezzi propri;
- Ritrovo: cimitero di Monzone, Fivizzano (MS);
- Pranzo: al sacco;
- Costo: partecipazione gratuita - assicurazione NON Soci 12,95€;
- Direttore: Andrea Simi;
- Info: mtbcailucca@gmail.com
Traccia GPS
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