Impegnativa e lunga cicloescursione sui monti della nostra meravigliosa Garfagnana. Il nostro itinerario parte dalla piccola frazione di Pontecosi, nel Comune di Pieve Fosciana a 321 metri s.l.d.m.
Pontecosi sorge sull'omonimo lago ed il suo nome attuale deriva probabilmente dalla esistenza di un ponte a tre archi, che in quel luogo attraversava il Serchio e che fu travolto da una piena.
Nella storia del borgo il ponte, edificato durante il periodo romano e molte volte rimaneggiato, ha svolto un'importante funzione economica in quanto posto sulla via Romana Clodia Nova, un'importante via di comunicazione per i commerci con il resto della Valle.
Il piccolo borgo è caratterizzato da case in stile garfagnino e strette strade lastricate. Nel paese sono presenti tre chiese: la chiesa parrocchiale dedicata a San Magno, la chiesa della Madonna Addolorata e la chiesa della Madonna del Ponte, un santuario intitolato alla Madonna delle Grazie.
l lago di Pontecosi nasce da uno sbarramento artificiale sul Serchio all'altezza della frazione del comune di Pieve Fosciana. La diga fu realizzata nel 1925 ed è alta 33 metri con una capienza di circa tre milioni di metri cubi d'acqua. Si tratta di un lago poco profondo e non balneabile e possiede una fauna varia essendo uno dei luoghi di svernamento più importanti della Garfagnana: sono presenti folaghe e anatre selvatiche di varie specie oltre che aironi cenerini. Le sponde del lago di Pontecosi si trovano su due comuni diversi: da una parte il comune di Castelnuovo di Garfagnana e dall'altra quello di Pieve Fosciana. Nel corso degli anni 2000 un gruppo di volontari facenti capo all'Associazione LagoSì ha recuperato terreni abbandonati all'incuria e che sono stati trasformati in zone relax con giardini e aiuole curate, parco giochi, bar e campo gara per il gioco delle bocce. La manutenzione è curata interamente dagli abitanti del paese che organizzano merende, pranzi e manifestazioni culturali. È presente inoltre un pontile dove vengono ormeggiate barche e canoe
Da Pontecosi una lunga salita a tratti su strada sterrata ed a tratti asfaltata ci porta fino alla frazione di Corfino, nel Comune di Villa Collemandina a 850 metri s.l.d.m.
Il piccolo borgo vale certamente una visita: si possono ammirare carine e tipiche casette costruite in pietra, caratteristiche di un piccolo centro montano; un luogo, che, specie in passato, è stato di villeggiatura, come lo testimoniano alcuni ex alberghi lungo la strada che conduce alla piazza principale. Nella piazza principale si trovano la chiesa ed il campanile che abbiamo già avuto modo di ammirare salendo dalle valle sottostante. La piazza offre anche la vista su tutta la vallata e sulle Alpi Apuane. Passando dalla stradina dietro il campanile, si può visitare la parte più vecchia del paese che sembra sia nato, come primo insediamento, nel 1212 all'interno di un fortilizio. In una piccola piazza si trova ancora la vecchia sorgente d’acqua utilizzata dagli abitanti. Interessante visitare anche la "piazzetta delle tre fontane" dove si svolgono le pittoresche feste paesane.
Transiteremo però dal centro del paese successivamente; la salita è ancora lunga e ci dirigiamo verso l’ingresso della Riserva Naturale dell'Orecchiella, con il suo Centro Visitatori e il suo Museo naturalistico, con la sua area verde attrezzata, i rifugi forestali, gli allevamenti di selvaggina e i recinti di acclimatazione per la fauna selvatica (orso bruno, cervo, muflone).
Il nostro itinerario prevede di continuare a salire lungo una ombreggiata forestale a fondo naturale che attraversa la faggeta di Lamarossa, fino al seicentesco alpeggio di Campaiana. a 1360 metri s.l.m.. Nel silenzio del piccolo borgo il tempo pare veramente essersi fermato. Costruito al finire del XVI sec.su terreni comunali, si tratta di un tipico, e ormai raro esempio di insediamento stagionale, detto anche Alpe di Corfino. L'oratorio, datato XVII secolo, è dedicato a S. Maria Maddalena e vi si teneva una grande festa il 22 luglio. Oggi il borgo continua a popolarsi solo in estate.
Dalla Sella di Campaiana a spinta o con la bici in spalla raggiungiamo il punto più alto della nostra escursione, ovvero la vetta della Pania di Corfino a 1603 m s.l.d.m. La Pania di Corfino è una maestosa montagna di calcari massicci, risalenti ad oltre 200 milioni di anni fa (triassico). Dalla brulla Pania di Corfino ci godiamo il formidabile panorama sulle Alpi Apuane e sulla Valle del Serchio. Dopo aver goduto della vista iniziamo la nostra discesa nuovamente verso la borgata di Corfino tramite un impegnativo singletrack. Il sentiero, inizialmente molto divertente e godibile, scende lungo la sponda destra di un torrente e transita dalla sorgente della “Fonte dell'Amore”. Dopo la fontana ci aspetta un breve tratto di salita e il sentiero diventa ancora più impegnativo fino a Corfino. Dopo aver brevemente visitato con le nostre mountain bike la graziosa borgata un altro lungo sentiero ci conduce al luogo di partenza.
L’escursione è lunga e le discese a tratti si presentano piuttosto tecniche, pertanto è necessaria una preparazione fisica e tecnica adeguata al dislivello ed alle rilevanti pendenze.
Il direttore si riserva di variare l’itinerario in qualsiasi momento.
Termine iscrizioni: giovedì 10 ottobre ore 18:00 - ISCRIZIONI CHIUSE
- Difficoltà: MC (BC) – BC+ (OC);
- Tempo di percorrenza: 7 ore circa;
- Lunghezza: 39km circa;
- Dislivello: +/- 1500m circa;
- Ciclabilità salita: 95%;
- Ciclabilità discesa: 95%;
- Orari: ritrovo ore 8.30 - partenza ore 9.00;
- Trasporto: mezzi propri;
- Ritrovo: Pontecosi (LU);
- Pranzo: al sacco;
- Direttore: Alessandro Tofanelli;
- Info: Elìa Serafini 328 7054066 - mtb@cailucca.it
Leggi anche il Regolamento cicloescursioni.
Powered by Wikiloc
Luogo di ritrovo
Nessun commento:
Posta un commento