Pedaleremo sui sentieri delle colline Lucchesi e dell’Altipiano di Tubbiano e delle Pizzorne. Partendo dalla frazione di Valgiano, risaliremo il versante sud di questo massiccio montuoso andando a percorrere una parte dell’antica Via Garfagnina. Esistono diverse vie di comunicazione che in passato venivano chiamate "Via Garfagnina". Tutte queste antiche mulattiere, erano le vie di comunicazione più brevi per raggiungere la Garfagnana. In questo caso ci riferiamo esclusivamente alla rete di sentieri che attraverso il suddetto altipiano, portavano viandanti, commercianti, boscaioli, dalla piana lucchese fino al Ponte della Maddalena, conosciuto come Ponte del Diavolo. La via, chiamata anticamente garfagnina, carfagnina, dei Garfagnini ed anche brancolese, secondo la ricostruzioni fatta sulla base di alcune mappe parziali esaminate negli archivi De Nobili e Guinigi, conservati nell’Archivio di Stato di Lucca, iniziava da Segromigno, toccava San Quirico in Petrojo (Valgiano), saliva a Matraia, lambiva il Castellaccio e, traversando la via delle cave, passava poi attraverso la Lezza nel Tubbiano dove, in breve, giungeva alla locanda. Di li proseguiva per il Catino, la Maggina di Pian di Cavallo, Corsagna e Chifenti. L’Altopiano del Tubbiano, ospita una vecchia costruzione chiamata Casone di Salonne. E’ una casa ampia e molto antica, che apparteneva alla famiglia Qulici di Ciciana e che, fino al 1943, è stata abitata con la sua famiglia, da un pastore chiamato Salonne, conosciuto da tutti gli abitanti della Brancoleria. Anticamente era adibita a locanda ed era molto robusta e sicura, perché munita di feritoie per archibugio su tutti e quattro i suoi lati. Per diversi secoli ha ospitato coloro che percorrevano nei due sensi la via anticamente chiamata garfagnina o brancolese. È posta alle falde del Monte Gromigno, nella parte che è rivolta verso il monte, reca incisa nella pietra, sopra la porta d’ingresso, la croce e la data del 1585.
Anche l’Altipiano delle Pizzorne, anticamente, era una via di transito molto frequentata. Lo attraversavano tutti coloro che, a piedi o a cavallo, avevano necessità di raggiungere la VaI di Lima, la Garfagnana e l'Emilia, partendo dalla Valdinievole e dalla Lucchesia. Lungo il Serchio, infatti, c'era una sola strada e per percorrere il tratto compreso fra Ponte a Moriano e Diecimo, era necessario pagare una gabella alla Curia Vescovile. La strada, lungo il fiume, la percorrevano pertanto quelli che si spostavano col carro o in carrozza. Gli altri seguendo modesti sentieri, preferivano valicare le Pizzorne e se la notte sopraggiungeva quando erano giunti sull'altopiano, trovavano due luoghi dove riposare. I viandanti provvisti di denaro potevano trovare alloggio in un'antica locanda, che apparteneva alla famiglia Guinigi, e veniva gestita da famiglie solitamente originarie di Pariana. Era situata in fondo al prato detto di «Centocoia» e disponeva di una trattoria e di sette camere. Quelli più poveri potevano fare tappa poco più lontano: nell'Hospitale, adiacente alla chiesa di San Bartolomeo.
Raggiunto il suddetto altipiano, caratterizzato da ampi prati contornati da querce secolari, ci concederemo una breve pausa per, poi, ripartire alla volta del Monte Scarpiglione. La sua vetta, posta a 810m slm, resta leggermente distaccata dalle altre, ma, una volta raggiunta, consente di godere un panorama privilegiato su tutta la piana di Lucca, sui Monti Pisani e su parte della pianura pistoiese. Di pregio anche la vista sulla costa tirrenica: nelle giornate più limpide si possono notare le isole Capraia e Gorgona, nonché la parte settentrionale della Corsica.
D’ora in avanti inizieremo a perdere quota, dapprima imboccando uno stradello (non segnato) che conduce al Monte Quercia del Papa e, successivamente, percorrendo un tratto del sentiero n. 5 della rete sentieristica del Comune di Capannori. Il fondo leggermente sconnesso ed alcuni tratti un po’ più ripidi invitano alla prudenza, restando comunque interamente ciclabile. A circa metà sentiero n. 5, devieremo bruscamente a destra per prendere una pista forestale la quale conduce alle pendici del Monte Scarpiglione, poco al di sopra di San Pietro a Marcigliano.
Ultime fatiche con ancora alcuni saliscendi tra oliveti e piccoli borghi caratteristici, che ci condurranno al Podere “al Carli” dove pranzeremo tutti assieme, presenteremo il Programma 2019 e ci scambieremo gli auguri di Buone Feste.
Ovviamente il pranzo finale fa parte dello spirito della gita e verrà fatto con qualsiasi condizione meteo (anche in caso di annullamento della cicloescursione). Chi decide di fermarsi anche a pranzo, pertanto, è pregato di non tirarsi indietro all'ultimo minuto. Grazie.
Termine iscrizioni: giovedì 13 dicembre ore 18.00 - PER ISCRIVERTI CLICCA QUI!
- Difficoltà: MC/BC (medie capacità tecniche in salita e buone in discesa);
- Tempo di percorrenza: 4 ore circa (comprensive delle pause);
- Lunghezza: 27km circa;
- Dislivello: +/- 900m circa;
- Ciclabilità salita: 98%;
- Ciclabilità discesa: 100%;
- Trasporto: mezzi propri;
- Orari: ritrovo ore 8:00 - partenza ore 8:30 (tassativa la puntualità);
- Ritrovo: presso la chiesa di Valgiano (LU);
- Costo: 8,57€ assicurazione obbligatoria NON Soci da pagare mezzo bonifico bancario;
- Pranzo: presso il Podere "al Carli";
- Direttore: Elìa Serafini;
- Info: Elìa Serafini 328 7054066 - mtb@cailucca.it
Leggi anche il Regolamento cicloescursioni.
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